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Lo Celso, il braccio di ferro tra De Laurentiis e il Tottenham si annuncia prolungato (CorSport)

Una trattativa non è mai semplice, con Adl, che ormai è un presidente manager che sta 24 ore su 24 in ritiro, è più complicata

Lo Celso, il braccio di ferro tra De Laurentiis e il Tottenham si annuncia prolungato (CorSport)
Db Milano 25/10/2018 - Europa League / Milan-Betis / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giovani Lo Celso

Il braccio di ferro tra il Napoli e il Tottenham per Lo Celso si preannuncia prolungato, scrive il Corriere dello Sport. Il Napoli segue il centrocampista da tempo, da prima di prendere Ndombele, ma lo vuole in prestito mentre il Tottenham lo vorrebbe cedere a titolo definitivo. Il quotidiano sportivo scrive:

“In mezzo al campo, per dire, c’è un calcio tutto fosforo e piedi buoni, un concentrato di eleganza e pure di massa muscolare che va integrato con identikit della stessa razza: Giovanni Lo Celso (27) porta con sé quel che serve, ci aggiunge pure la seduzione dell’appartenenza ad un Paese nel quale Napoli si rivede emotivamente, e comunque deve sperare che il Tottenham si convinca a concederlo in prestito oneroso. Non è mai semplice una trattativa, con Adl è più complicata, e con un presidente manager che sta ventiquattro ore su ventiquattro in ritiro, che ha assorbito gli incarichi e le responsabilità in misura totalizzante, il braccio di ferro s’annuncia prolungato: Lo Celso è il centrocampista che il Napoli farebbe salire sul primo aereo da Londra, l’aveva inseguito dodici mesi fa, poi s’era rivolto a Ndombele, perché intanto nacque l’esigenza di affidarsi a figure diverse: stavolta c’è bisogno di lui, almeno questa è la tentazione, del suo incedere, della sua capacità di spaccare le linee”.

Lo Celso piace anche al Betis di Siviglia, all’Aston Villa e pure al Barcellona. Il Betis rappresenta il suo passato (stagione 2018-2019), la pista di decollo per la Premier. All’Aston Villa ritornerebbe a vivere in un campionato fantastico dopo i prestiti al Villarreal, si ritroverebbe in un club emergente e con allenatore, Emery, conosciuto a Parigi, al Psg; e al Barça, l’unica controindicazione sarebbe il rischio di panchina con il quale dover convivere. Ma si può fare, scriveva ieri il Corriere dello Sport. C’è il nodo della formula su cui continuare a trattare.

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