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Strootman: «Tatticamente Spalletti è un genio. Con lui gli allenamenti erano più tosti delle gare» 

Al Messaggero: «Venivo dall’infortunio e mi ha dato subito fiducia. Mi ricorda van Gaal, al quale sono legato. Mai avuto problemi con lui».

Strootman: «Tatticamente Spalletti è un genio. Con lui gli allenamenti erano più tosti delle gare» 
Mg Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

In un’intervista a Il Messaggero, l’ex Roma (oggi al Genoa) Kevin Strootman parla del suo passato in giallorosso.

Tra Strootman e la Roma è stata subito magia.

«Sono arrivato e l’ambiente era depresso per la Coppa Italia persa contro la Lazio. Le 10 vittorie di fila hanno ridato entusiasmo e ci siamo divertiti. Con il pubblico c’è stato subito feeling. E Roma è la città più bella del mondo. Ero con gente come Pjanic, De Rossi e Nainggolan, eravamo un centrocampo completo. Impossibile giocare male al loro fianco».

Tornerebbe alla Roma? Strootman:

«Lo scorso anno ho provato, anche gratis, ma non mi hanno voluto».

Le sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho? Strootman:

«Parliamo di un tecnico che ha vinto ovunque, ma non lo conosco bene. Roma mi è rimasta nel cuore. Anche quando stavo male, mi hanno sostenuto tutti».

Perché è andato via, allora?

«Diciamo che alla fine non c’erano le condizioni per continuare insieme. La Roma continuava a comprare centrocampisti, sono arrivati Cristante, Pastore e poi Nzonzi. E mi chiedevo perché, che fine avrei fatto? Sentivo che non c’era fiducia in me. Ne ho parlato con Monchi e mi disse che ero incedibile. Nel frattempo mi chiamava Garcia da Marsiglia, ma io prendevo tempo. Poi ho saputo che Monchi aveva già stabilito il prezzo con il club francese, non è stato onesto. Ne ho parlato con Di Francesco e la reazione non fu di uno che mi avrebbe trattenuto a tutti i costi. Insomma, non avevo buone sensazioni. Giocai la prima partita a Torino, poi abbiamo preso la decisione di separarci. Che restavo a fare se non ero più accettato?».

Strootman parla degli allenatori con cui ha avuto a che fare. Tra cui l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti.

«Tatticamente un genio, gli allenamenti erano più tosti delle gare. È stato importante, venivo dall’infortunio e mi ha dato subito fiducia. Mi ricorda van Gaal, al quale sono legato».

Si dice che Lucio abbia problemi caratteriali.

«Mai avuto problemi con lui».

Strootman ha avuto due capitani tosti come Totti e De Rossi. Gli viene chiesto che idea s’è fatto di Pellegrini. Risponde:

«L’ho conosciuto che era giovane e non potevo pensare in quel momento che sarebbe diventato il capitano. Ma non paragonatelo a Francesco e Daniele, gli fate soltanto del male. Loro due sono la Roma».

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