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Spalletti sia meno integralista, è da qui che passa l’ultimo salto di qualità (Libero)

Certo, non è facile modificare una formazione che domina in campionato, ma dal tecnico ci si aspetta una mossa a sorpresa, un azzardo 

Spalletti sia meno integralista, è da qui che passa l’ultimo salto di qualità (Libero)
Db Milano 12/04/2023 - Champions League / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Su Libero, Claudio Savelli paragona gli allenatori di Milan e Napoli dopo l’1-0 per i rossoneri a San Siro, nella partita di andata dei quarti di Champions League. Il merito di Pioli, scrive, è aver saputo rimodellare la squadra in base alle esigenze, al contrario di Spalletti, che si mostra troppo integralista.

Savelli scrive in particolare di Bennacer, autore del gol della vittoria per il Milan. Nella partita di campionato, Pioli lo aveva piazzato a bloccare Lobotka, stavolta lo ha schierato trequartista. Una mossa decisiva in entrambi i casi. Che in parte ha copiato proprio dal passato di Spalletti.

“Paradosso: Bennacer fa il trequartista che Spalletti ha amato in carriera, da Perrotta a Nainggolan, al quale quest’anno ha rinunciato in favore del 4-3-3 e di Lobotka, proprio colui che ne soffre la presenza. Pioli usa l’arma del collega per sabotarlo, un’idea tanto perfida quanto efficace. Ciò dimostra che il rossonero sta crescendo parallelamente alla squadra che allena”.

Pioli sta dimostrando di saper abbinare gli accorgimenti tattici ai principi di gioco della squadra. E’ diverso dal collega del Napoli, scrive Savelli.

“Rispetto al collega Spalletti, più lineare e insistente nello schierare una formazione il cui obiettivo è essere sempre uguale a se stessa, Pioli si dimostra più flessibile e disposto ad inventarsi qualche stregoneria, modellando il Milan a seconda di ciò che gli passa per la testa. Il suo è un grande salto di qualità. Spalletti non ha trovato lo stesso effetto benefico da Elmas, unica variante (obbligata) alla squadra che vince e che, quindi, non si cambia. Il Napoli fatica ad esprimersi contro il Milan, ormai tre indizi fanno una prova. È la sua nemesi. Per questo dal mister è lecito aspettarsi una mossa a sorpresa, un pensiero laterale, un azzardo. Da qui passa l’ultimo salto di qualità. Certo non è facile modificare una formazione che sta dominando il campionato e che, quindi, sembra priva di difetti, ma l’occasione e l’avversaria lo richiederebbero”.

Pioli si è mostrato più lucido anche nella gestione della gara. Dopo che Bennacer ha ricevuto il giallo lo ha tirato fuori, cosa che non ha fatto Spalletti con Anguissa, che nella gara di ritorno, infatti, non ci sarà perché espulso.

“La Champions è una competizione di dettagli? Il mister rossonero, in questo primo round, ci ha fatto molta più attenzione”.

 

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