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Milan-Napoli 1-0, pagelle / Al ritorno al Maradona, la maggioranza non sia più silenziosa

Mister Zambo e dottor Anguissa. È tornato Robotka, Kim non può perdere la testa così. L’arbitro osceno, uno spot pessimo per la Champions

Milan-Napoli 1-0, pagelle / Al ritorno al Maradona, la maggioranza non sia più silenziosa
AC Milan fans unfurl a giant tifo prior to the UEFA Champions League quarter-finals first leg football match between AC Milan and SSC Napoli on April 12, 2023 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Le pagelle di Milan-Napoli 1-0 di Champions League a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. Il Milan tira tre volte in porta: il diagonale di Leao che finisce fuori, il gol di Bennacer e la cabeza di Kjaer fermata da Santa Traversa. Per il resto, il giovane Meret non fa grandi parate. E questo è, Ilaria cara. Bentrovata – 6

Inizia bene la partita, ma commette anche errori di leggerezza, come quando al 31′ sbaglia il rinvio e regala la palla a Leao. Sfortunato sul gol di Bennacer – 6

DI LORENZO. Il migliore senza dubbio di questo Napoli che domina ma non sfonda, che è forte ma non feroce al solito. Il Capitano è pur sempre un ex attaccante e così assomma un paio di colpi di testa, un tiro schienato dal citato Kjaer al 52’ e un quasi gol all’86’, quando eravamo in dieci eh! – 7

Un capitano gigantesco, per come sta in campo, per come lotta, per come fa il centravanti, lui che è difensore (“maledetto” Maignan). E anche per come mantiene la calma di fronte ad un arbitro assolutamente schizofrenico – 8

RRAHMANI. Al 25’ Leao va via tra lui e Zambo: è l’unica palpitazione che provoca Amir, che per tutta la partita si sdoppia tra la costruzione dal basso e la vigilanza quando il Milan offende. Nel finale financo lui s’incazza per l’osceno Kovacs e si macchia di giallo – 6

Se perde la pazienza pure il mite Amir vuol dire che l’arbitro è veramente una mina vagante – 6

KIM. A sinistra si parte quasi sempre da lui, per poi proseguire con Marittiello. Lì dietro il Monaco Guerriero mobbizza il Conte Olivier e quando il maldestro rumeno gli fischia un fallo ad capocchiam anche lui perde la trebisonda e si becca un’ammonizione nefasta, fatale per il ritorno. E per far arrabbiare il Monaco ce ne vuole – 6,5

Domina su Giroud e questa è una nota di merito. Ma i cartellini vanno gestiti: la testa è fondamentale, non si può perderla così – 6

MARIO RUI. La partita di Marittiello è tutta nel sequel funambolico di Brahim Diaz, dopo il numero che innescò lo zero a quattro del 2 aprile. Là se ne andò a destra, stavolta invece al centro e i due gabbati sono sempre loro due: il lusitano e Lobo. Indi, va segnalata la quantità industriale di angoli e cross buttati nel water, senza dimenticare il tiro sballato al 1’, quando sigilla malamente la clamorosa occasione del Che Kvara – 5

Tra le cose buttate nel water mi preme ricordare quanto fa al 17′ circa, quando ruba una meravigliosa palla in anticipo e poi la lancia alle ortiche, verso il nulla – 5

OLIVERA dall’81’. Subito dopo il Capitano, tocca all’uruguagio strusciare il pareggio con la cabeza, sempre in dieci eh! Che gran peccato – 6

Milan-Napoli, la sagra delle occasioni mancate. Il che, da un lato è rassicurante, perché vuol dire che il Napoli c’è nonostante il sonoro 4-0 subito in campionato, ma dall’altro è disarmante, perché qualcuno che butti la palla dentro ci vuole sempre – senza voto

ANGUISSA. Mister Zambo e dottor Anguissa. Nel primo tempo la terra di mezzo è espugnata dai tre azzurri di centro e dinnanzi a Zambo i rossoneri soccombono. Nel secondo, invece, Anguissa ha una lenta deriva fino al rosso maledetto del 74’ – 5

Hai detto bene: una lenta deriva. Perché inizia benissimo ma poi cala vistosamente in una delle partite più importanti dell’anno. Ho fiducia in Ndombele, ho fiducia in questo Napoli – 5

LOBOTKA. Detto del letale raggiro di Diaz, Robotka torna in sé e bisogna solo applaudirlo, Ilaria. Stronca e sopisce all’uopo, per poi ripartire e distribuire palloni. A volte ripiega all’indietro solo perché nessun compagno è libero e lotta fino all’ultimo secondo – 7

Partita di grande lotta. Per quanto lo riempiano di calci, Lobo resiste e smista palloni che purtroppo, però, nessuno riesce a concretizzare. Manda spesso a vuoto il Milan, che peccato non aver segnato nemmeno un gol – 7

ZIELINSKI. Anche per il caro Piotr un ottimo primo tempo lì in mezzo. E la sua propensione all’offesa è poi racchiusa in quel tiro deviato da Maignan. Indi scivola nell’anonimato – 5,5

Comincia benissimo, tanto da farmi annotare, sul taccuino, uno dei migliori incipit della stagione. Poi, però, torna l’altalenante Piotr – 5,5

NDOMBELE dall’81’. Dà forza e sostanza alle folate del Napoli in dieci. E non è poco – 6,5

Entra forte in un momento complicatissimo. Ribadisco: ho fiducia in lui – senza voto

LOZANO. D’accordo, là davanti nell’uno contro uno non è mai efficace, però come difensore il Bambolo Assassino è arcigno e ha i tempi giusti. E le mazzate con Theo sono l’ennesima follia concessa da Kovacs – 6

Non trovi che Theo, a volte, nella sua grandezza, sia veramente insopportabile? – 6

RASPADORI dal 69’. Tra i quattro entrati, Giacomino è quello che si vede di meno, anzi non si vede proprio ma ha tutte le attenuanti del caso – senza voto

Inesistente. Un po’ perché non gli arrivano palle decenti, un po’ perché si vede che non è in condizione – 5

ELMAS. I jolly non si possono stiracchiare ad libitum: da falso nove fallisce totalmente, ma è solo colpa della necessità, né sua né di Lucio in the sky. Purtuttavia al 50’ indirizza una cabeza maligna che il solito Maignan smanaccia sulla traversa – 5

Meglio lui che Raspadori, forse. Ma meglio di lui, come detto, fa Di Lorenzo – 5

KVARATSKHELIA. Non è irresistibile, ma piaccia o no è l’unico che crea e inventa qualcosa, soprattutto assist. E poi sì, Ilaria, c’è quell’urlo strozzato in gola per l’occasione al 1’ – 6,5

Anche quando raddoppiato riesce ad inventare qualcosa. Kvara è vivo, l’importante è questo – 6,5

POLITANO dall’81’. Vivacizza la destra e ingarra il cross per la citata testa di Olivera all’87’ – 6,5

Entra con un buon piglio ed è anche meno ostinato a chiudersi nell’angolo contro Theo. Gli fa bene giocarsi il posto con Lozano – 6

SPALLETTI. Come detto il Napoli è forte ma non sfonda. Gli azzurri dominano con il pressing e arrivano quasi sempre prima dei rossoneri. La squadra c’è e vanno considerati soprattutto gli ultimi venti minuti in dieci, dal carattere enorme. Ecco più che deprimermi per le assenze nel ritorno, terrei su il morale pensando a quei venti minuti. Con la speranza, stavolta, che al Maradona la maggioranza silenziosa dei tifosi non sia più tale e sovrasti il penoso autolesionismo degli ultras in sciopero. Ripetere lo spettacolo grottesco del 2 aprile e ripetere i cori contro De Laurentiis sarebbe una vergogna per tutta la città – 7

Per come era partita e anche per come è finita, l’1-0 è tutto sommato un buon risultato. Si deciderà al ritorno, con altri interpreti, visto l’arbitraggio folle di Kovacs, e forse con Osimhen. Sai che ti dico, Fabrizio? A volte quando sei costretto a cambiare qualcosa viene fuori la vena di follia che spariglia le carte, l’effetto sorpresa. Mi rassicura aver visto un Napoli vivo. Non era semplice né scontato. Ci sono ancora 90 minuti tutti da giocare – 6

ARBITRO KOVACS. Non ammonisce Leao, non ammonisce Krunic prima di Zielinski: ha dato l’impressione di arbitrare a caso nel caos totale, punendo soprattutto gli azzurri. Da queste parti il piagnonismo sugli arbitri non è mai stato di casa epperò questo rumeno è stato un disastro – 2

Uno spot pessimo, per la Champions – 1

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