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Razzismo negli stadi, che fine hanno fatto le inchieste sui cori dei tifosi laziali a Napoli?

Fu richiesto un supplemento di indagini, anche per i cori razzisti contro Osimhen, eppure non se n’è saputo più nulla

Razzismo negli stadi, che fine hanno fatto le inchieste sui cori dei tifosi laziali a Napoli?
Db Napoli 03/03/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Lazio

Il razzismo negli stadi italiani continua a essere un fenomeno pericolosamente sottovalutato. Di episodi ce ne sono stati tanti e quello di ieri all’Allianz Stadium è solo l’ultimo. Ma per debellare definitivamente questo fenomeno, per quale motivo chi sbaglia non paga? Ci si limita, molto spesso, a sanzionare i club con una multa, ma siamo sicuri sia la strada da continuare a seguire? Gli autori dei cori razzisti non vengono quasi mai puniti dalla giustizia, eppure le società pagano per l’ignoranza dei propri tifosi.

A tal proposito, ci chiediamo che fine abbia fatto l’inchiesta della procura federale su un coro, persino più osceno, sempre di matrice antisemita, dei laziali a Napoli? I tifosi avevano intonato a squarciagola prima della partita, sotto lo stadio:

“So laziale e so razzista siamo le camice brune tu ce fai pena con sta cazzo de kippah. C’hai er padre deportato e tu madre è Anna Frank. Romanista sei un rabbino pane azzimo e agnellino e festeggi l’Hanukkà, lalala lalala”.

La procura Figc aveva acquisito altro materiale dalla Questura di Napoli in merito. Si attendeva una disposizione di chiusura della Curva Nord dopo il derby contro la Roma, che è arrivata, ma in realtà la squalifica non sarà scontata, come spiega La Repubblica:

“Il Giudice sportivo ha deciso: la curva nord laziale paga i cori razzisti e antisemiti con un turno di squalifica. Che però non sconterà: come da codice di giustizia sportiva infatti, la pena verrà sospesa per 12 mesi”.

Ma non è l’unico caso recente. Sempre in occasione della stessa partita a Napoli, i tifosi laziali avevano intonato cori razzisti contro Osimhen ed era stato richiesto un “supplemento di indagini”. Anche questo, sparito da un mese, senza che nessuno abbia pagato. A tal proposito risuonano le parole di Aurelio De Laurentiis che si era espresso condannando fermamente i violenti: «Vanno eliminati».

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