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Inzaghi potrebbe essere esonerato in caso di mancata semifinale Champions (La Gazzetta)

La sensazione è che senza il quarto di finale di mercoledì, una scossa sarebbe arrivata già oggi. Evidenti anche le responsabilità dei giocatori

Inzaghi potrebbe essere esonerato in caso di mancata semifinale Champions (La Gazzetta)
Db Milano 16/10/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Salernitana / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Per Inzaghi il tempo stringe. Il matrimonio con l’Inter è destinato alla separazione ma la sconfitta di ieri sera contro il Monza, ancora una volta in casa, potrebbe accelerare le pratiche. Lo scrive la Gazzetta secondo cui il Benfica potrebbe essere l’ultima partita del tecnico piacentino in caso di sconfitta e di addio alla semifinale. A rischiare però sono anche i giocatori:

Il destino di Simone Inzaghi è di nuovo appeso a un filo. Idem quello di diversi giocatori che sperano in un rinnovo del contratto o in una conferma tramite l’acquisto del cartellino da parte del club di viale della Liberazione. Se mercoledì sera l’Inter non riuscirà a passare il turno contro il Benfica, partendo dalla vittoria per 2-0 all’andata al Da Luz, sono elevatissime le possibilità che la dirigenza cambi immediatamente allenatore e che poi a giugno proceda a una rivoluzione nello spogliatoio“.

La dirigenza ha preso coscienza che l’allenatore non può essere l’unico responsabile:

Agli occhi di Marotta, Ausilio e Baccin sono chiare ed evidenti anche le responsabilità di un gruppo di scarsa personalità, giocatori che dimostrano di avere la testa solo ai match di coppa, Champions o Coppa Italia, mentre in campionato offrono prestazioni non all’altezza dell’Inter. La sensazione è che senza il quarto di finale di Champions di mercoledì, una scossa sarebbe arrivata già oggi”.

Ieri sera il vertice nella pancia di San Siro:

Ausilio e Baccin hanno parlato con il tecnico per analizzare la sfida e cercare di capire il perché la squadra commetta sempre gli stessi errori: dalle palle gol sprecate, alle disattenzioni che costano reti, passando per le reazioni prive di orgoglio e furore agonistico. Il tempo delle parole e delle spiegazioni, dopo 11 ko in campionato, però è finito, anche perché le conclusioni sono sempre le stesse di uno-due mesi fa. E un rimedio non è stato trovato… Il faccia a faccia di ieri sera con Inzaghi è durato una ventina di minuti abbondanti, poi i dirigenti sono rimasti a parlare tra di loro nella stanza accanto allo spogliatoio un’altra mezzora”.

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