La storica voce del calcio che fece parte della spedizione a Spagna 82, è intervenuto oggi, nel giorno del suo 85esimo compleanno al programma radiofonico “Un giorno da pecora”
Bruno Pizzul, storica voce del calcio italiano e non solo, telecronista Rai che fece parte della spedizione a Spagna 82 mondiale vinto dall’Italia, è intervenuto oggi, nel giorno del suo 85esimo compleanno al programma radiofonico “Un giorno da pecora”
Tra i vari temi toccati nel suo intervento anche quello dei moderni telecronisti per cui ha riservato diversecritiche
«I telecronisti di oggi, che sono tutti bravi, quando fanno telecronache dovrebbero parlare meno, c’è una ridondanza lessicale che potrebbe anche apparire eccessiva. Ogni tanto mi addormento anche durante le partite, alla mia età posso succedere. Poi in studio sono diventati quasi degli attori mentre parlano di calcio».
Il Mondiale che gli è rimasto di più nel cuore:
«Italia ’90, un Mondiale che avremmo potuto e dovuto vincere».
Su Italia-Argentina a Napoli?
«Si è arrivati a quel punto per un fatto che nessuno aveva pronosticato, cioè che l’Argentina non vincesse il suo girone da Campione del mondo in carica perdendo la prima partita a San Siro contro il Camerun».