ilNapolista

Per Kvara il calcio italiano è un banchetto: nessuno sa più come arginare un’ala che dribbla (Libero)

In Serie A si sono moltiplicati i quinti, che non sono specializzati in niente. I difensori non sono più abituati ad affrontare chi punta l’uomo, dribbla e tira in porta

Per Kvara il calcio italiano è un banchetto: nessuno sa più come arginare un’ala che dribbla (Libero)
Napoli's Georgian forward Khvicha Kvaratskhelia reacts after missing a goal opportunity during the Italian Serie A football match between Napoli and Atalanta on March 11, 2023 at the Diego-Maradona stadium in Naples. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Come mai Kvara è così decisivo in Serie A? Se lo chiede Claudio Savelli su Libero. La risposta sta nel fatto che il nostro calcio non è più abituato ad un’alta che punta l’uomo, dribbla e tira in porta. Non lo fa più nessuno, quindi i difensori non sanno come arginarlo. Per Kvara, il nostro calcio è come un banchetto.

Libero scrive.

“Perché Kvaratskhelia è così decisivo in serie A? Perché punta l’uomo, dribbla e tira in porta. Cose apparentemente scontate che, però, nel nostro campionato non fa più nessuno. E non facendole nessuno, i difensori non sono più
abituati ad affrontarle. Kvara si è inserito in un calcio dove spopola la difesa a tre, la quale tende a escludere la presenza degli esterni d’attacco. Si sono moltiplicati i cosiddetti “quinti”, gli esterni a tutta fascia, che però non sono specializzati in niente: attaccano peggio di un’ala e difendono peggio di un terzino. A ruota, i terzi di difesa non sono più abituati ad affrontare gli uno contro uno come i centrali autentici, chiamati invece ad accettare i duelli diretti. Ne risulta che questo calcio sia un banchetto per Kvara e i numeri sono lì a dimostrarlo: 11 gol e altrettanti assist 22 partite di campionato e mai più di due gare consecutive senza mettere a referto l’uno o l’altro”.

Nessuno, dall’inizio del campionato, è riuscito a prendere contromisure ai movimenti del georgiano del Napoli. I giocatori non possono farlo da soli, “non ne sono in grado”, mentre gli allenatori, scrive Savelli, vorrebbero pure, e ci provano, ma non hanno calciatori che abbiano le giuste caratteristiche per farlo. Sul gol di ieri all’Atalanta:

“E alla fine ci riesce: punta l’uomo, dribbla, dribbla ancora, tira, segna. In quel momento, in area ci sono sette giocatori di movimento dell’Atalanta più il portiere. Per il Napoli, il solo Kvaratskhelia. Uno contro otto. Si dice che il georgiano crei superiorità numerica ed è vero, ma il vantaggio è che affronta gli avversari anche quando è in inferiorità. Questa è la reale differenza tra il Napoli e le altre squadre, tra Kvara e tutti gli altri calciatori del campionato ad eccezione di Leao. Una differenza che conferma la tesi: in serie A, basta un’ala di livello per volare. Immagina averne due”.

ilnapolista © riproduzione riservata