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I calciatori giocano troppo, il fisico non regge. Harry Kane ha giocato 40 partite in 47 giorni (The Athletic)

La Fifpro (il sindacato mondiale dei calciatori) ha intervistato 64 giocatori del Mondiale: “la metà ha subito un infortunio o è preoccupata di subirne uno”

I calciatori giocano troppo, il fisico non regge. Harry Kane ha giocato 40 partite in 47 giorni (The Athletic)
Al Khor (Qatar) 10/12/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Inghilterra-Francia / foto Imago/Image Sport nella foto: Harry Kane ONLY ITALY

The Athletic ritorna sul carico di lavoro sostenuto dai calciatori e chiama in causa la Fifpro, l’organizzazione sindacale dei calciatori professionisti. Quest’ultima ha condotto delle interviste con i giocatori che hanno partecipato all’ultimo mondiale:

Sulla base di un sondaggio condotto su 64 giocatori che hanno partecipato al torneo a novembre e dicembre, quasi nove su 10 ritengono di non aver avuto abbastanza tempo per prepararsi prima della competizione, la metà ha subito un infortunio o è preoccupata di subirne uno perché teme un affaticamento post-torneo e uno su cinque ha affermato di avvertire livelli estremamente elevati di affaticamento mentale ed emotivo rispetto al solito a questo punto della stagione.

Il quotidiano inglese fa l’esempio di Harry Kane e di Varane che si è ritirato dalla nazionale a 29 anni. Il primo ha giocato 40 partite in 47 giorni. Il secondo ha dichiarato:

«Ho dato tutto, fisicamente e mentalmente, ma giocare ad alti livelli è come stare in una lavatrice. Giochi tutto il tempo e non ti fermi mai. Giochiamo senza sosta. In questo momento, mi sento come se stessi soffocando e che il giocatore stia divorando l’uomo».

Della “cannibalizzazione del calendario” si è parlato in diverse occasioni ma adesso a spaventare il sindacato è la Nations League:

La Nations League è un perfetto esempio di ciò di cui si lamentano i sindacati, dato che l’obiettivo della Uefa era legittimo ma si è pensato poco al carico di lavoro dei calciatori e nessuno vuole mai rimuovere le partite dal calendario.

Un altro esempio di questa “cannibalizzazione” è stato il Mondiale in Qatar:

La decisione di spostare la Coppa del Mondo dello scorso anno è un esempio emblematico, poiché il torneo ha sconvolto i campionati europei che forniscono la maggior parte dei giocatori che prendono parte ai Mondiali. Secondo lo studio Fifpro, solo un giocatore su 10 vorrebbe ripetere quell’esperienza.

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