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Euro 2032, il Senato approva la candidatura dell’Italia. Napoli è tra le 11 città selezionate

Sul Messaggero. È arrivato l’ok della commissione Cultura. La Figc dovrà consegnare alla Uefa il dossier definitivo entro il 12 aprile 

Euro 2032, il Senato approva la candidatura dell’Italia. Napoli è tra le 11 città selezionate
Napoli 06/01/2021 - campionato di calcio serie A / Napoli-Spezia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: stadio Armando Maradona

La commissione Cultura del Senato ha approvato la candidatura dell’Italia a Euro 2032. Con il documento firmato ieri, scrive il Messaggero, il governo si impegna a sostenere la candidatura avanzata dalla Figc e prevede che sia assunta «ogni opportuna iniziativa di propria competenza che valorizzi l’interesse nazionale rispetto a tale evento e alle relative eredità».

Undici le città selezionate per ospitare le partite del torneo: Roma, Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Cagliari, Bari e Palermo. Udine, invece, è stata scartata perché il suo stadio ha una capienza inferiore a quella minima (di 30 mila spettatori) prevista dalla Uefa.

“La Figc dovrà consegnare alla Uefa il dossier definitivo legato alla candidatura entro il 12 aprile e avrà la Turchia tra i principali rivali. La scelta del paese ospitante, poi, arriverà tra settembre e ottobre”.

I vertici del calcio italiano hanno espresso la loro soddisfazione. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha dichiarato:

«È un atto politico di grande valore, perché unanime e trasversale. Stiamo ultimando un dossier serio e credibile, che presenteremo fra un mese, questo importante impegno politico rafforza il percorso che abbiamo tracciato e che ci vede quotidianamente al lavoro con il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che condivide il nostro stesso obiettivo. La candidatura nasce da una visione che si sta facendo progetto, organizzare Euro 2032 può contribuire a dare una prospettiva di sviluppo al calcio italiano e all’intero sistema Paese. Ringrazio il presidente della Commissione, Roberto Marti, tutti i componenti e in particolare il primo firmatario, il senatore Filippo Melchiorre, che con grande responsabilità e senso delle istituzioni si è impegnato in prima persona per raggiungere questo risultato».

 

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