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Dani Alves in carcere si è messo a firmare le magliette del Barça

Un detenuto fa da intermediario, prende le magliette del Barça che arrivano ai detenuti e le gira al calciatore per farle firmare e infine le restituisce ai proprietari

Dani Alves in carcere si è messo a firmare le magliette del Barça
Tblisi (Georgia) 11/08/2015 - Supercoppa Europea / Barcellona-Siviglia / foto Imago/Image Sport nella foto: Dani Alves

Dani Alves si trova ormai da qualche mese imprigionato nel carcere di Brians 2, nei pressi di Barcellona, con un’accusa di violenza sessuale sulle spalle. L’ex giocatore del Barça si trova ancora dietro le sbarre senza la possibilità di uscire su cauzione a causa del rischio di fuga, questo è quanto ha stabilito il tribunale per lui.

La vita dentro il carcere per Dani Alves non è facile, almeno non lo è stata all’inizio. Ad oggi però sembra essersi ambientato piuttosto bene e a scriverlo è ElCaso, un sito di informazione spagnola.

E alcuni detenuti furbi spesso approfittano di qualche opportunità generata dal vivere dietro le sbarre. E l’opportunità ora ha il nome di Dani Alves. I funzionari incaricati di controllare i pacchi in entrata in uscita dal carcere hanno rilevato un aumento del traffico di magliette del FC Barcellona autografate dal brasiliano“.

Un vero e proprio business che permette al brasiliano da un lato di impiegare il tempo e stringere rapporti dietro le sbarre, e dall’altro di racimolare ricompense, siano esse in denaro o in tabacco o altre forme di retribuzione. Come funziona l’impresa?

Un detenuto ha il permesso di muoversi all’interno del carcere e visitare tutti i moduli – esistono detenuti che fanno servizi nelle aree comuni, ad esempio – ritira le magliette del Barça che le famiglie hanno regalato ai detenuti o che spediscono per posta. Questo prigioniero è incaricato di portarli al modulo 13 di Brians 2, dove c’è Dani Alves. Il calciatore firma le magliette e le restituisce al detenuto che ha mobilità in tutto il carcere. Da lì arrivano ai detenuti degli altri moduli, che li riportano fuori dal carcere e li consegnano ai figli, ai parenti e agli amici. Cerchio chiuso e tutti contenti”.

 

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