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A Malta striscione contro l’inno di Mameli cantato da Gigi D’Alessio e Clementino

“Basta buffonate, l’inno va rispettato”: un gruppo di italiani a Malta si è fatto leggere. Nessuno striscione sui fischi all’inno inglese

A Malta striscione contro l’inno di Mameli cantato da Gigi D’Alessio e Clementino
Mg La Valletta (Malta) 26/03/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Malta-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: striscione tifosi Italia

“Basta buffonate, l’inno va rispettato”: è lo striscione esposto dai tifosi dell’Italia a Malta per la seconda partita del girone di qualificazione per gli Europei. Lo striscione porta anche una data: 23 marzo. Anche senza data sarebbe stato evidente il riferimento all’esibizione di Gigi D’Alessio e Clementino in occasione di Italia-Inghilterra giocata a Napoli.

Se le cronache, a cominciare dalla Rai, hanno rimosso – possiamo dire anche censurato – i fischi del pubblico all’inno inglese  (non se n’è fatto cenno in diretta e nei giorni successivi non se n’è quasi parlato), non altrettanto si può dire per la performance canora. Il Napolista ne ha scritto subito (anche dei fischi ovviamente) con Mario Piccirillo: “I “frà” d’Italia D’Alessio e Clementino disinnescano i fischi napoletani all’inno”.

C’è da lanciare l’inno nazionale nostro, affidato “per compiacenti ragioni territoriali e non certo artistiche” (scrive La Stampa) a Clementino e Gigi D’Alessio. Trattasi di marketing geolocalizzato: una volta c’era Pavarotti, ora promuoviamo le eccellenze campane. Il territorio. Sempre, tutto, così. (…) Ci manca poco che i Fratelli d’Italia si traducano in “frà”, o peggio “brò”. Non c’è il vibrato da matrimonio, però il remix tarantellato è un pezzo d’antiquariato futurista. La base – apprendiamo – è una canzone di Gianni Celeste, ma ad orecchio è rintracciabile quasi un mash up con la sigla di Daltanius.

Al concetto di matrimonio si è agganciato anche Tony Damascelli su Il Giornale: “Gigi D’Alessio e Clementino hanno reso l’inno di Mameli una canzone da matrimonio”. Evidentemente le critiche non erano campate in aria, quantomeno sono state condivise da quei tifosi che hanno esposto lo striscione a Malta.

Noi restiamo dell’idea che i fischi all’inno inglese fossero nettamente più gravi ma non si può avere tutto dalla vita.

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