ilNapolista

Galliani: «Al Milan vincevi la Champions e due mesi dopo ti tiravano le uova»

Intervista a L’Equipe: “L’unica cosa che non rifarei è ritirare la squadra a Marsiglia, nel 1991. Il Monza è un club romantico, come una volta”

Galliani: «Al Milan vincevi la Champions e due mesi dopo ti tiravano le uova»
Db Milano 18/06/2022 - play off Legabasket serie A / AX Armani Exchange Olimpia Milano-Segafredo Virtus Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adriano Galliani

A Milano potevi vincere la Champions League, due mesi dopo lanciavano le uova al pullman della squadra alla prima sconfitta. Oggi vedo striscioni «Galliani santo subito!», ma sarò il primo degli idioti se svoltiamo verso la zona retrocessione. È il calcio”. L’Equipe racconta Adriano Galliani in questa sua secondo (ma tanto prima) vita al Monza. Lo intervista e gli fa dire che se c’è una cosa che non rifarebbe nella sua carriera è: “non avrei ritirato la mia squadra dal Vélodrome nel 1991″. Il famoso quarto di finale di Coppa dei Campioni contro il Marsiglia: ​​il Milan, in svantaggio per 1-0 al ritorno che si rifiuta di terminare la partita per un problema di luci e che infine perde la partita a tavolino.

Ora parla del Monza, Galliani. Solo del Monza: “E’ vero che siamo un po’ come i club di una volta, con un proprietario che abita ad Arcore, a due passi da Monza, un amministratore che è nato e cresciuto in questa città, proprio come il nostro capitano, Matteo Pessina. Non potrebbe essere più romantico. Ho questa passione viscerale fin da bambino. Appena ho saputo leggere, ho divorato la Gazzetta dello sport che rubavo dalle cabine dei camion dell’azienda di trasporti che gestiva mia madre. Era imparentata con un allenatore del Monza degli anni ’30 e appassionata di calcio. La domenica dopo la messa mi portava al Brianteo a vedere le partite. La palla era già tutta la mia vita. Ma ero troppo scarso per sfondare come giocatore. Così, per continuare a frequentare questo mondo, ho capito subito che dovevo diventare un leader. Quando mi chiedevano cosa volessi fare da adulto, rispondevo con il petto gonfio: “Presidente del Monza!”.

ilnapolista © riproduzione riservata