È tornato in gol il 4 febbraio, giornata internazionale contro il cancro. Grazie a lui, il Borussia ha inserito tra le visite mediche anche quella urologica
El Pais dedica un articolo a Sebastien Haller, l’attaccante del Borussia Dortmund tornato in campo e al gol dopo il cancro. Il titolo è proprio questo: “l’attaccante che ha fatto gol al cancro”.
“E’ entrato nella casella, ha alzato lo sguardo e ha attaccato con quella palla temperata di Raphael Guerreiro per segnare un gol che sapeva di gloria benedetta, liberazione e, soprattutto, calcio puro. E’ stato il primo gol ufficiale di Sébastien Haller per il Borussia Dortmund dopo essere diventato la firma più costosa nella storia del club in estate – pagato all’Ajax 30 milioni. Sette mesi prima gli era stato diagnosticato un tumore testicolare maligno dal futuro incerto. E’ passato attraverso due operazioni, sessioni di chemioterapia, perdita di capelli e appetito, abbastanza lacrime intervallate da ore di palestra, oltre a una volontà incrollabile di tornare sull’erba e festeggiare di nuovo il fatto di essere un calciatore”.
Haller è tornato. E il destino ha voluto che segnasse proprio il 4 febbraio: giornata internazionale contro il cancro.
El Pais ne ricostruisce un po’ il profilo e le ultime vicissitudini. Dall’arrivo al Borussia ai primi dolori che non gli hanno però impedito di partecipare agli allenamenti. Poi il peggioramento, fino all’annuncio dell’allenatore: aveva un cancro ai testicoli. Maligno. Operato a luglio, Haller si è allenato sulla cyclette per non perdere la sua forma. Ha dovuto sottoporsi a diverse chemioterapie, poi, a gennaio, è tornato in squadra.
Da quando lo ha preso a bordo, il Dortmund ha imparato la lezione, spiega El Pais.
“quando si tratta di firmare giocatori ha deciso di includere una revisione testicolare. La Bundesliga approva. Negli esami medici vengono esaminate le aree ortopediche e cardiologiche, ma non è richiesto un esame urologico, dermatologico, dentale, otorinolaringoiatrico. Il club li ha inclusi ed altri stanno iniziando a seguire il suo esempio”.