ilNapolista

Di Lorenzo: «Nel Napoli la stessa unità che c’era nell’Italia che vinse l’Europeo»

Il capitano del Napoli: «Non penso che ci sia una favorita. Sappiamo che l’Eintracht è forte, che gioca a un livello molto alto di ritmo, intensità»

Di Lorenzo: «Nel Napoli la stessa unità che c’era nell’Italia che vinse l’Europeo»
Mg Reggio Emilia 17/02/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-Davide Frattesi

Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo in conferenza a Francoforte (LIVE) alla vigilia dell’andata degli ottavi di finale di Champions League.

«Il ruolo del terzino si è evoluto molto, ogni partita cerco di variare la mia posizione anche in base agli avversari, seguendo le indicazioni del mister,. Cerchiamo di andare ad occupare gli spazi e di mettere in difficoltà gli avversari».

«È una competizione difficile, in Europa le partite sono molto intense, livello molto alto, ci siamo preparati al meglio. Analogie rispetto all’Europeo, vedo la stessa unità che c’era in Nazionale, è una cosa positiva».

«Cerco sempre di fare del mio meglio, sono contento del percorso che ho fatto e del livello raggiunto».

«Abbiamo lavorato molto sui calci piazzati e anche su altro».

«Preoccupazione e timore no. In campionato stiamo facendo benissimo, la Champions è un’altra competizione. Partita importante, Napoli mai arrivato ai quarti, consapevoli dell’importanza».

Spalletti ha detto che gli stessi risultati sarebbero stati raggiunti anche con la squadra dell’anno precedente.

«È un lavoro che parte da lontano, anche l’anno scorso abbiamo fatto un buon campionato, all’ultimo siamo mancati in qualche partita. Se siamo a giocarci la Champions, è merito dei miei ex compagni che sono andati via, d’accordo con il mister».

La squadra meno italiana d’Italia, come ha detto il tecnico dell’Eintracht?

«Noi in ogni partita cerchiamo di mettere in campo tutte le nostre potenzialità che sono possesso palla, abbiamo tanti giocatori di qualità, è naturale che facciamo un certo tipo di gioco. In Europa si sa che è più difficile».

«Non penso che ci sia una favorita. Sappiamo che l’Eintracht è forte, che gioca a un livello molto alto di ritmo, intensità, tutto dipende da quello che mettiamo in campo».

Il cerchio?

«Mi sento di dire qualche parola prima della partita».

 

ilnapolista © riproduzione riservata