In conferenza stampa: «Il Napoli è una squadra che abbiamo incontrato in Coppa, magari con diversi giocatori che non sono sempre titolari, ma fanno parte di una rosa importantissima»
Dopo la pesante sconfitta con il Lecce, il campionato della Cremonese riparte con una trasferta complicatissima contro il Napoli domani sera. Alla vigilia della gara il tecnico dei lombardi Davide Ballardini ha presentato la gara in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Finalmente una settimana piena di lavoro. Com’è andata? Chi non ci sarà?
«È vero, finalmente abbiamo lavorato per una settimana intera. È stata una buona settimana di allenamento per chi sta bene e ha avuto modo di allenarsi, mentre altri non saranno a disposizione».
Come sta mentalmente la squadra dopo la sconfitta con il Lecce?
«La sensazione è che siamo tutti molto dispiaciuti perché era una partita importante, ma la reazione è stata buona perché vedo impegno e voglia di fare meglio e bene. Ma è giusto dire che la Cremonese è l’unica squadra che ha giocato mercoledì sera a Roma e poi ha giocato il sabato alle 15, se succedesse ad una grande succederebbe il finimondo. Noi ci prendiamo le conseguenze di non poter fare una partita nelle migliori condizioni».
Tra Napoli e Cremonese c’è un abisso in classifica
«Vero, ma ho anche sentito che a Roma sarebbe stato meglio perdere: è una stupidaggine. Avremmo perso energie comunque, saremmo tornati comunque alle cinque del mattino. Cerchi di fare una bella partita e poi ti senti anche dire che era meglio perdere… Il Napoli è una squadra che abbiamo incontrato in Coppa, magari con diversi giocatori che non sono sempre titolari, ma fanno parte di una rosa importantissima e sono giocatori di grandissimo spessore. Domani troveremo una squadra certamente concentrata come lo è dall’inizio del campionato. Sarà un bel banco di prova per noi, un grandissimo esame e cercheremo di affrontarlo al meglio».
Quanto pesa a livello mentale la posizione di classifica?
«Pesa perché è grande l’insoddisfazione, ma l’unica maniera che si ha di cambiare le cose è questa. L’impegno, la voglia di competere e fare meglio, perché è l’unica strada. Abbiamo un gruppo di ragazzi che si impegna e vuole fare bene».
Dessers e Okereke non sono al meglio, che coppia dobbiamo aspettarci in attacco?
«Come attaccanti abbiamo Afena-Gyan, Ciofani e Tsadjout. L’allenatore deve sbagliare il meno possibile, ma qui forse esageriamo. In questo caso di grandi dubbi non ce ne sono».
Ciofani ha parlato di squadra fragile, poco in fiducia. È d’accordo?
«È vero, ma allo stesso tempo le energie le avevamo spese quasi tutte a Roma, non c’è stato il modo di recuperare e quando vai sotto in una situazione come la nostra in cui hai poche energie fisiche e ancora meno mentali può accadere, ma non deve essere così. Col Lecce è successo perché non avevamo le energie per fare la gara che dovevamo fare, serviva essere intensi e dare profondità al gioco. Non avevamo proprio le energie, il Lecce ti faceva giocare e tu eri lento e prevedibile, anche se per 60 minuti non è successo più o meno nulla. Se si sta bene fisicamente e con la testa sei concentrato questo non deve accadere».
La Cremonese si trova a suo agio quando deve gestire le energie e ripartire o quando serve intensità?
«Per gestire la partita servono qualità e personalità che in Serie A non hanno tante squadre. Per me la Cremonese è una squadra che può avere l’attenzione, l’umiltà e la qualità di gioco per fare bene anche contro le squadre del suo livello. Per esempio, ho visto la squadra giocarsela alla pari con il Lecce, con lo Spezia, col Bologna, con l’Empoli… Io tutte queste differenze fra la Cremonese che gioca contro le medio-piccole e quella contro le big non l’ho vista, è chiaro che contro queste ultime loro hanno più possesso, ma la Cremonese tiene bene il campo e quando ha palla cerca, avendo più spazio, le ripartenze in profondità».
Potremmo vedere un attacco a una punta?
«Non penso, l’idea comunque è quella di avere due attaccanti. Perché poi devono essere loro i primi difensori, noi ne abbiamo alcuni che sono molto bravi da questo punto di vista».