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Bagni: «Giocare contro questo Napoli è impossibile, nessuno vorrebbe incontrarlo»  

Al CorSport: «Non lascia nemmeno le briciole. Se non incontrerà a breve il Manchester può arrivare tranquillamente in finale».

Bagni: «Giocare contro questo Napoli è impossibile, nessuno vorrebbe incontrarlo»  
Db Milano 06/06/2011 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Salvatore Bagni

Il Corriere dello Sport intervista Salvatore Bagni. Il tema è, naturalmente, il Napoli, che ieri ha battuto l’Eintracht Francoforte per 2-0 in Germania, in Champions League.

«È sembrata una partita di campionato, questo Napoli non lascia neppure le briciole».

Bagni elogia il movimento corale della squadra di Spalletti, che sembra giocare a memoria, perfettamente organizzata. E confida nella possibilità che, in Champions, il Napoli possa andare ancora molto avanti, sicuramente i quarti sono scontati, dice.

«Non ci  sarà storia ma non avevo dubbi. Si sapeva già dall’inizio come sarebbe andata a finire. Mi aspettavo questo Napoli e ho visto l’Eintracht stranamente rinunciatario. È una squadra che conosco bene, è molto offensiva, ma con il Napoli ha fatto l’unica partita possibile eppure ha perso. La verità è che impossibile giocare contro questo Napoli che domina le partite dall’inizio alla fine». 

Bagni su Osimhen:

«Osimhen potrebbe segnare un gol alla partita e forse ci riuscirà. Non mi stupisce. Ero certo dal suo arrivo che avrebbe fatto grandissime cose mentre gli altri sottolineavano solo i suoi difetti. Poi si diceva avesse solo la profondità invece sa fare tutto, avete visto come lega la squadra?».

Dove può arrivare questo Napoli? Bagni:

«Se non incontrerà a breve il Manchester può arrivare tranquillamente in finale. Non ha mai avuto un calo, vi rendete conto? Possono farcela. Il City è la squadra da battere nonostante la goleada del Real. Mi piace anche il Benfica che somiglia al Napoli per idea di calcio ma con minor qualità. In generale oggi nessuno vorrebbe incontrare la squadra di Spalletti e non è difficile capire il perché».

 

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