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Al Khelaifi sul caso del rapimento: «Tayeb? Stiamo parlando di criminali di professione»

L’accusatore di Al Khelaifi è indagato per diversi reati: “secondo informazioni di AFP, è indagato per immigrazione clandestina, falsificazione, corruzione” e altro

Al Khelaifi sul caso del rapimento: «Tayeb? Stiamo parlando di criminali di professione»
Parigi (Francia) 11/08/2021 - conferenza stampa presentazione Lionel Messi/Image Sport nella foto: Nasser Al Khelaifi

Il presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi afferma di essere stato vittima di una estorsione da parte del lobbista Tayeb Benabderrahmane.

In mattinata sono stati scelti i tre giudici chiamati a indagare sulle accuse di rapimento, sequestro e tortura mosse dal lobbista franco-algerino ad Al Khelaifi. Le indagini giudiziarie sono state aperte alla fine di gennaio, ha indicato una fonte giudiziaria, confermando le informazioni de L’Equipe.

Oggi pomeriggio stesso, il presidente del Psg ha voluto chiarire la vicenda, smentendo la versione di Tayeb.

La difesa di Al-Khelaifi ha chiarito che la controversia è già stata giudicata dal tribunale svizzero. La vicenda in Svizzera si è chiusa con l’assoluzione del presidente del club. Inoltre Al Khelaifi sarebbe vittima di un tentativo di estorsione da parte di Tayeb Benabderrahmane che avrebbe in suo possesso un video intimo del presidente qatariota.

La difesa di Al Khelaifi sostiene che le manovre di Tayeb sono piene di contraddizioni e menzogne. Insistono sul fatto che non ha fornito alcun referto medico sulla tortura. Riguardo al fatto che è stato in carcere per 9 mesi, gli avvocati assicurano che è stato in un albergo a 5 stelle per 6 mesi gratis accompagnato dalla moglie. Inoltre non capiscono perché ci sono voluti due anni per denunciare e lo ha fatto poco prima dell’inizio del Mondiale.

Le informazioni arrivano da Marca che cita Afp:

Tayeb, invece, è indagato per estorsione e accusato dalla giustizia francese per altri reati, secondo informazioni di AFP lo scorso novembre, citando fonti della Procura di Parigi, è indagato per favoreggiamento di immigrazione clandestina, falsificazione, corruzione, traffico d’influenza, violazione del trattamento dei dati personali, violazione del segreto professionale, accesso fraudolento al trattamento dei dati, furto e violazione di segreti di Stato.

È arrivato anche il commento di Al-Khelaifi:

«Parliamo di criminali di professione. Hanno cambiato più volte avvocati e le loro versioni dei fatti. Stanno manipolando i media. Sono sorpreso che così tante persone abbiano dato credibilità alle loro bugie e alle loro contraddizioni, ma questo è l’attuale mondo dei media. La giustizia farà il suo corso, non ho tempo per parlare di piccoli criminali professionisti».

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