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Vasseur: «Non sono qui grazie a Leclerc. Non c’è un pilota numero uno, viene prima la Ferrari»

In conferenza: «Chiedete a Elkann perché mi ha scelto. Senza voler essere arrogante, riuscirò a capire cosa è andato storto nel 2022».

Vasseur: «Non sono qui grazie a Leclerc. Non c’è un pilota numero uno, viene prima la Ferrari»
Monza 07/09/2019 - qualifiche F1 / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Frederic Vasseur

Il nuovo Team Principal della Ferrari, Frederic Vasseur, ha incontrato la stampa in conferenza, ieri, a Maranello. Sui quotidiani, oggi, ci sono le sue dichiarazioni. Riportiamo le sue parole dal Corriere dello Sport.

La cosa che più l’ha impressionata a Maranello?

«La lista dei vini (ride). In realtà ero già stato qui perché ero in un team cliente, l’avevo visitata e conoscevo già alcune delle persone. Nessuna sorpresa, piuttosto ho notato che tutti cominciano a lavorare presto e finiscono tardi perché vogliono tornare a vincere. L’obiettivo è chiaro».

Cosa ha fatto in queste prime due settimane di lavoro? Vasseur:

«Ho parlato a quattr’occhi con trenta-trentacinque persone, ho ascoltato i diversi punti di vista. L’atmosfera è molto positiva».

Cosa c’era di sbagliato nella Ferrari del 2022?

«Capire e analizzare cosa e perché sia andato storto è il difficile del mio lavoro oggi. E’ il mio primo compito, non voglio essere arrogante ma so che passo dopo passo ce la farò».

Mattia Binotto era managing director oltreché team principal, Vasseur è general manager: chi si occuperà della direzione?

«La Scuderia è un dipartimento della Ferrari, non un’azienda autonoma: altri schemi porterebbero confusione. Il mio ruolo invece è chiaro: sono qui per far funzionare il team al meglio per vincere il campionato».

Perché hanno pensato che lei fosse la persona giusta? Vasseur:

«Chiedetelo a John. Posso dire che il mio compito sia mettere ognuno nelle migliori condizioni per fare il suo lavoro. Senza voler essere arrogante: diverse volte ho avuto successo e in trentadue anni al muretto ho affinato questa comprensione».

La sua prima decisione da team principal?

«Prendere lezioni di italiano (ride). Un’ora ogni mattina, dalle sette. Conto di impararlo entro fine stagione».

Leclerc vorrebbe essere prima guida: è un diritto che Ferrari gli garantirà o dovrà conquistarselo in pista?

«Non c’è un pilota numero uno perché numero uno è la Ferrari. L’obiettivo è che vinca la squadra e la mia politica su ciò sarà cristallina: bisogna spingere come matti con entrambi, poi durante la stagione capiremo di più».

E cosa pensa di Carlos Sainz?

«L’avrei voluto in Renault, poi alla Sauber: credo sia la prova migliore che ho fiducia in lui».

Punterà al Mondiale già quest’anno? Vasseur:

«Quando hai la fiducia di John e Benedetto, persone di valore come quelle della Ferrari, le risorse e due piloti come Charles e Carlos, non puoi puntare ad altro che a vincere».

Sente la pressione?

«Riesco a dormire anche se le mie notti sono corte. Gestire la pressione è parte del successo e se non si avverte è meglio cambiare lavoro».

 

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