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Lovren si difende: «La canzone che ho cantato è patriottica. Non ha nulla a che fare col fascismo»

A Afp: «Risale alla liberazione del Paese e alla gloria della Croazia. L’ho spiegato in un video che in Francia non è stato ripreso, si è distorta la realtà»

Lovren si difende: «La canzone che ho cantato è patriottica. Non ha nulla a che fare col fascismo»
Doha (Qatar) 01/12/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Croazia-Belgio / foto Imago/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku ONLY ITALY

In un’intervista rilasciata ad Afp il giocatore croato nuovo acquisto del Lione, Dejan Lovren, risponde alle polemiche dopo i video che lo ritraggono cantare una canzone fascista. Lovren si è spiegato ed ha ribadito che la canzone si riferisce all’indipendenza ottenuta dalla Croazia. Queste le sue parole:

«Ho già spiegato tutto in Croazia in un video su YouTube, ma non è stato ripreso in Francia. Per me è una canzone patriottica che si riferisce al mio Paese, il che significa che amo il mio Paese. La canzone di cui stiamo parlando non è “Za dom Spremni” ma “Cavoglavé”, che non è affatto fascista. Risale alla liberazione del Paese e alla gloria della Croazia che tutti noi cantiamo per celebrare un lieto evento. Il mio Paese ha lottato per la sua indipendenza, ottenuta da pochissimo, ed è ancora in costruzione».

Lovren continua:

«Sono stato attaccato. Distorcono la realtà in modo incredibile senza fare riferimento a quella che è la canzone giusta. Non ha niente a che fare con il fascismo. Arrivo a Lione con un’energia positiva che voglio mettere in campo per i miei compagni».

Lovren spiega che in passato si è anche schierato a favore del Black Lives Matter:

«Ho preso sempre posizione, soprattutto per Fifa e Uefa, contro la discriminazione, il razzismo in particolare, ho manifestato il mio sostegno a Moise Kean della Juventus e recentemente a Samuel Umtiti, oltre che per i diritti dei rifugiati. Ho sempre pensato che la discriminazione non ha posto nel mondo del calcio e ora vengo attaccato su questo argomento. A Lione, dieci anni fa, ho anche aiutato la fondazione attraverso diverse operazioni contro la discriminazione».

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