La Lazio fa ricorso contro la chiusura della Nord e chiede lo stop alla prossima trasferta
Il club vuole che vengano colpiti i responsabili dei cori razzisti contro Umtiti e Banda ma non anche i tifosi che a Lecce non sono andati

As Roma 02/02/2020 - campionato di calcio serie A / Lazio-Spal / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito
Ieri il Giudice Sportivo ha decretato la chiusura della Curva Nord della Lazio per un turno, dopo i cori razzisti contro i giocatori del Lecce, Umtiti e Banda. Una decisione contro la quale la Lazio ha deciso di presentare ricorso. Il club di Lotito ritiene sia ingiusto punire anche chi non era a Lecce ma seduto a casa sua ad assistere alla partita in tv.
Il Messaggero scrive:
“la Lazio decide di fare ricorso d’urgenza, sperando che venga accolto domani mattina (si terrà il dibattito e dopo il responso), prima dell’incontro. Nessun controsenso, secondo il club capitolino si tratta di buon senso: il punto non è annullare la sanzione, ma applicarla a chi ha commesso il reato e non a chi era a casa sul divano. Su questo verterà il dibattito e a Formello c’è ottimismo: «Perché vogliamo far capire che in quel modo non si risolve il problema, ma si puniscono tutti e nessuno. Esistono gli strumenti per individuare e far pagare solo chi si è macchiato di quel terribile coro, invece di fare di tutta l’erba un fascio. Anche perché poi a rimetterci è solo la Lazio»”.
Il quotidiano continua:
“Per esempio, ci sarebbero alcuni sostenitori, abbonati in Tevere, fra gli autori dei buu di mercoledì pomeriggio, che domenica saranno regolarmente al proprio posto a discapito di altri che non erano invece in trasferta in Salento”.
Ne scrive anche il Corriere dello Sport, chiarendo che la Lazio intende chiedere comunque una punizione dei colpevoli. L’idea è di chiedere uno stop per la prossima trasferta.
“Chiedono di punire i colpevoli, non gli assenti. Non è detto che non ci fossero, tra quei mille, tifosi di tribuna Tevere. Andrebbero identificati dalle forze dell’ordine e dal Lecce, che ha venduto attraverso Viva Ticket i biglietti per l’evento. La Lazio si sente parte lesa e indifesa, quasi impotente. Chiede di essere assistita dalle istituzioni. Per
questo motivo, auspica una sanzione afflittiva per il settore ospiti e in occasione delle prossime trasferte”.
Il Messaggero scrive anche del pericolo ordine pubblico derivante dalla chiusura della Nord, visto che domenica era in programma una celebrazione in memoria di Mihajlovic.
“Domenica si svuoterà dunque l’Olimpico, oltretutto quando c’era da ricordare alla prima gara in casa l’indimenticato ex Sinisa Mihajlovic, da poco scomparso, e alla vigilia del 123° compleanno della Lazio. La società aveva previsto tutta una serie di iniziative prima della mezzanotte proprio allo stadio. E ora sale la tensione e scatta pure l’allarme relativo all’ordine pubblico. Gli ultras sarebbero pronti a radunarsi a Ponte Milvio, prima del match con l’Empoli, per andare in corteo sotto la Nord a fare baccano. La Digos monitora in serata poi anche i consueti festeggiamenti a Piazza della Libertà, sperando ci siano solo fuochi d’artificio”.