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Il sindaco di Parigi spinge il Psg a cambiare stadio: «Il Parco dei Principi non è in vendita»

Le dichiarazioni di Anne Hidalgo a le Parisien hanno scatenato l’ira del club: «È sorprendente e deludente, costringe il Psg a cambiare casa»

Il sindaco di Parigi spinge il Psg a cambiare stadio: «Il Parco dei Principi non è in vendita»

Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda del Parco di Principi si erano fermati alle parole di Al Khelaifi che dichiarava:

«Il Psg ha aumentato il valore di Parigi. Senza il Psg, il Parco dei Principi vale zero».

Una stoccata senza mezzi termini. Il pomo della discordia è, come sempre, il denaro: la distanza fra l’offerta del club e la richiesta del sindaco di Parigi è troppo ampia.

La proposta del club infatti è stata rispedita al mittente, il sindaco Anne Hidalgo ha dichiarato a Le Parisien:

«Il Parco dei Principi non è in vendita. E non sarà venduto. Questa è una posizione ferma e definitiva. È un patrimonio eccezionale per i parigini. Ma ovviamente dobbiamo accompagnare il Psg con il loro desiderio e bisogno di rinnovare, aumentare la capacità e modernizzare il Parco dei Principi».

Nessuna intenzione di privatizzare lo stadio quindi, ma la disponibilità a collaborare per modernizzare il teatro dove il Psg si esibisce.

Il club è legato al Parco dei Principi da un contratto di locazione fino al 2043 rinnovato nel 2013 e ha contribuito a modernizzare la struttura con investimenti pari a 75 milioni di euro in tre anni.

La risposta del club non si è fatta attendere e attraverso l’agenzia Reuters ha fatto sapere di essere sorprese dalle parole del sindaco:

«È sorprendente e deludente sentire che il sindaco di Parigi sta prendendo una posizione che, di fatto, costringerà il Psg a lasciare il Parco dei Principi, aggiungendo anche decine di milioni di euro all’onere dei contribuenti per mantenere il struttura dell’edificio. Il Psg ha già investito oltre 85 milioni di euro per mantenere lo stadio, impegnando altri 500 milioni di euro in lavori di ristrutturazione per i nostri tifosi e per consentire al Psg di crescere e competere con altri club ai massimi livelli in Europa».

Una precisazione anche sull’eventuale acquisto della struttura: secondo il club gli ulteriori investimenti promessi sono legati esclusivamente alla proprietà dello stadio e ha definito “deplorevole” l’atteggiamento delle istituzioni che, di fatto, costringono il club dopo faticose trattativa ad abbandonare la loro “casa”.

Le Parisien sul futuro del club e del Parco dei Principi scrive:

Le due principali alternative proposte, vale a dire il trasferimento allo Stade de France o la costruzione di un nuovo stadio, probabilmente a Saint-Cloud o a Poissy, sembrano piuttosto utopiche. L’idea di abbandonare questo monumento dello sport parigino sembra altrettanto inverosimile. L’unica certezza è che tra PSG, la città di Parigi, il Qatar e il Parc des Princes si è instaurata una vera e propria impasse messicana dalla quale sarà difficile districarsi.

 

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