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Tra il Qatar e Mbappé, a Canale 21 irrompe Donnarumma che canta a memoria i neomelodici

Il mondo oltre i Mondiali. Una serata strepitosa a “Peppy Night”, con Peppe Iodice, Tony Colombo, Mario Balotelli. Una perla del digitale terrestre

Tra il Qatar e Mbappé, a Canale 21 irrompe Donnarumma che canta a memoria i neomelodici

Dal Qatar alla carcioffola, passando per il Paris Saint-Germain e la Turchia. Il contesto: Mbappé sul tetto del mondo, Messi fermo al secondo piano e i turchi napoletani ad Antalya, assonante con il celebre “Antani, come se fosse Antani” di mascettiana memoria. Il fatto: Gigio Donnarumma, compagno di squadra dei predetti Mbappé e Messi, in abiti borghesi nella quinta di un palco napoletano, mentre segue l’esibizione di Rosario Miraggio, cantante neomelodico.

Magie strabilianti dello zapping tv. Il digitale terrestre. Canale 21, martedì notte dopo Portogallo-Svizzera. Un programma intitolato “Peppy Night”, dal nome dell’attore e comico Peppe Iodice. Questo inedito autunno situazionista ha svuotato il campionato, ma nel calcio come nella politica il vuoto non esiste et voilà Gigio Donnarummà, ex milanista di Castellammare di Stabia, al Teatro Troisi di Fuorigrotta. Miraggio finisce di cantare e Gigio si siede. Una tavola con vino, formaggio, salame. Dietro, mirabilia delle mirabilie, una massaia autoctona che veglia la fornacella che arrostisce le carcioffole. L’intervistatore comico accumula milioni di “fratè”, fa dire a Gigio che lo scudetto qui sarebbe “troppo bello” e c’è pure un approfondimento sulle origini stabiesi del portiere, “abbascio ‘e Funtanelle” (e uno pensa sempre a Mbappé sul tetto del mondo).

Pubblicità: Wow. Nel senso di una marca di tovaglioli, carta igienica e rotoloni. Altra canzone. Enzo Barone. “Mo me lav, me vest e sceng”. Donnarummà è di nuovo nella quinta e canticchia pure lui. Sa il testo a memoria, come già per Miraggio. L’esibizione finisce. Peppy Night ha uno spiccato senso della realtà e ammette che Canale 21 ha “una limitazione naturale”. Gigio torna a sedersi. L’intervistatore gli chiede dove ha messo lo smartphone. Ce l’ha la fidanzata del portiere, Alessia di Gragnano. Lo prendono. Rubrica telefonica. “Fratè, chi vogliamo chiamare?”. Ibra. “No, s’incazza”. Buffon. Squilla a vuoto. È tardi, molto tardi. Di Lorenzo. Risponde ma si porta il dito al naso, il segno del silenzio. Non può parlare.

Balotelli, infine. Mario oggi gioca in Svizzera, a Sion. Risponde. “Ciao Mario, siamo in diretta su Canale 21. Dove sei?”. “A Castellammare di Stabia con mia figlia Pia e il mio amico Catello, è il compleanno di Pia, siamo andati a mangiare una cosa e stiamo tornando”. Lo spettatore si accascia per tale bellezza oltre tutto. La sospensione del campionato, del tragico e del comico. Tutto converge in un punto di geniale napoletanità trash. Gigio da Parigi. Mario da Sion. “Vuoi venire?”. “Mandami la posizione, Gigio”. Inizia l’attesa. È un crescendo wagneriano. Una cavalcata senza fine. C’è Tony Colombo. Il neomelodico che impalmò la vedova del boss. Gigio conosce a memoria pure lui. È una serenata. La richiesta della mano ad Alessia di Gragnano. “Amò, ti aspetto all’altare”. Le fermate della Vesuviana: “Torre Annunziata, Torre del Greco, Torre Eiffel”. Lo spettatore è in estasi, risucchiato in una dimensione onirica. Ed è tutto merito del Qatar. La serata delle magie e della nostalgia. Una foto di Lorenzo Insigne. “Lollo è un fratello”. Agli Europei dopo il rigore parato “è succies nu maciell”. Gigio ripete “nu maciell”, come Peppy Nighy “fratè”. Non c’è tregua. Spunta Giucas Casella. Ipnosi. “Quando lo dirò io”. Giucas ha 73 anni, i capelli tinti e insegue una gallina. “Guardami, guardami”.

Arriva Mario Balotelli. Ed è subito “Marittiè”. Torna Tony Colombo. Al pianoforte. Canta Baglioni e Umberto Tozzi. “Tanti auguri a Pia”. Decibel Bellini alla consolle. “Con la maglia 45 ha segnato Mario”. E la platea: “Balotelli”. Per tre volte. Sembra di stare su Marte, ma è Fuorigrotta. Gigio e Mario, due ex milanisti. Un signore nel pubblico riprende la scena con lo smartphone. Ha la cover di Diego. E abbiamo detto tutto. Nemmeno il tempo di prendere fiato ed ecco Johnson dei Righeira. Oggi ha 62 anni e l’estate ancora sta finendo. Un giorno all’improvviso, ovviamente.

Che notte, che sogno.

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