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Onore a Scaloni. Ha lanciato un messaggio al calcio del futuro: meno possesso e più gol (CorSport)

Con Deschamps ci ha regalato una finale emozionante e divertente: nessun accenno al tiki taka e al possesso palla, si è giocato a calcio 

Onore a Scaloni. Ha lanciato un messaggio al calcio del futuro: meno possesso e più gol (CorSport)
Argentina's coach Lionel Scaloni follows the action from the sidelines during the Qatar 2022 World Cup Group C football match between Argentina and Mexico at the Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on November 26, 2022. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

Onore a Scaloni. Ha lanciato un messaggio al calcio del futuro: meno possesso e più gol (CorSport)

Dovremmo ringraziare Deschamps e Scaloni per averci regalato una finale di Mondiale avvincente e per nulla noiosa, per aver messo in soffitta tiki taka e possesso palla. Scaloni non ha mai scelto il guardiolismo, pur avendo a disposizione giocatori di livello, tanto da poterselo permettere. Ha sconfitto la noia del tiki taka. Scaloni ha lanciato un messaggio al calcio del futuro: meno possesso palla e più gol. Ha deciso di giocare a calcio, e ha vinto il Mondiale. Lo scrive Alberto Dalla Palma sul Corriere dello Sport.

“Non finiremo mai di ringraziare Scaloni e Deschamps, che ci hanno regalato una finale destinata a entrare nella leggenda per quanto è stata emozionante e divertente. Nessun accenno al tiki taka e al possesso palla, neanche quando mancavano pochi minuti alla fine dei tempi regolamentari e tantomeno alla conclusione dei supplementari, quando il Martinez portiere ha salvato Messi e tutta l’Argentina: si è giocato a calcio, abbiamo visto prodezze ed errori, falli e simulazioni, gol e parate, di tutto e di più. Mai la palla accompagnata verso il portiere o al compagno più vicino, se non quando si rendeva necessario: nessuno in questa storica sfida si è ispirato al vecchio Guardiola del Barcellona e nemmeno al nuovo Luis Enrique, che prima di essere cacciato dalla Spagna aveva vinto il Mondiale possesso più inutile e noioso”.

Scaloni non ha mai scelto di interpretare il guardiolismo, “nonostante l’elevato talento dei suoi giocatori, che sarebbero stati in grado di nascondere la palla a chiunque. Ma il ct biancoceleste ha preferito organizzare altre strategie tattiche e, soprattutto, ha cercato di puntare sull’identità di gruppo”.

“Onore, coraggio e rispetto, così Scaloni ha trionfato regalandoci grandi emozioni e lanciando un messaggio al calcio del futuro: meno possesso e più gol”.

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