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Giroud è l’attaccante sottovalutato più forte di sempre: più lo criticano, più segna

Supera il record di Henry in Nazionale, con Benzema non avrebbe giocato. La Suddeutsche: è deriso, talvolta insultato, però poi gioca sempre lui

Giroud è l’attaccante sottovalutato più forte di sempre: più lo criticano, più segna
Doha (Qatar) 04/12/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Francia-Polonia / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Olivier Giroud ONLY ITALY

Olivier Giroud entra definitivamente nella leggenda del calcio francese. Da oggi è il calciatore che ha segnato più gol in Nazionale: 52 reti contro le 51 di Thierry Henry che ha perso il primato. Per Deschamps è intoccabile, anche se con Benzema non avrebbe giocato.

Scrive Le Parisien:

Dopo 117 presenze, supera un’altra leggenda, Thierry Henry (51 gol in 123 presenze). Due gol contro l’Australia nella prima partita del Mondiale, contro la Polonia Giroud ha trovato la rete al 44esimo minuto. Servito da Kylian Mbappé, si è liberato dalla marcatura polacca e poi ha segnato con un sinistro che ha ingannato Szczęsny e ha portato la Francia in vantaggio poco prima dell’intervallo.

L’attaccante del Milan non aveva mai segnato in una partita ad eliminazione diretta di un Mondiale. Nel 2014, aveva segnato alla Svizzera durante i gironi, il suo Mondiale 2018 fu molto dibattuto per mancanza di concretezza davanti alla porta (zero gol). Vinse il Mondiale ma senza segnare. Quattro anni dopo, eccolo in cima alla classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi della Francia, dopo aver segnato uno dei gol più importanti della sua carriera in Nazionale.

Si scrive del record anche sulla Süddeutsche:

Quando ha segnato, l’orgoglio era evidente sul volto di Olivier Giroud, 36 anni. L’anziano centravanti Giroud, spesso insultato, spesso deriso, ma molte volte utilizzato, è ora l’unico capocannoniere della nazionale francese.

Ne scrive anche El Mundo:

Con il gol segnato contro la Polonia, è uno dei migliori marcatori del campionato (3), superato solo dal suo compagno di squadra Mbappé. Prima del Qatar aveva segnato un solo gol in un Mondiale, contro la Svizzera nella fase a gironi di Brasile 2014. Ora, a 36 anni, dopo aver ritrovato il fiuto del gol al Milan (nove gol in 19 partite), si sta godendo la vita come un vecchio rocker. Il portiere Steve Mandanda (37) è l’unico più vecchio di lui.

Un ragazzo alto 1,92, apparentemente rozzo, che è essenziale per gli schemi di Deschamps. E non solo per i suoi gol, anche se ha segnato più di chiunque altro con la Francia. Quattro anni fa, a Russia 2018, giocò tutte e sette le partite per la sua squadra nazionale. Partì dalla panchina solo nella gara di apertura contro l’Australia (2-1). Eppure dei 14 gol segnati dalla squadra francese, nessuno fu suo. Sette pomeriggi di gioco spalle alla porta in modo che Griezmann (4) e Mbappé (4) potessero festeggiare. Non gli pesava mai di lavorare per gli altri. Ecco perché è sempre nei pensieri di Deschamps.

Come abbiamo scritto sul Napolista:

è un campione costantemente sottovalutato: grande attaccante, grande professionista, uno che a pallone sa giocare e sa come ci si comporta in campo. 

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