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Allegri non ha mai pensato di dimettersi con Agnelli (La Stampa)

Si è messo subito a disposizione del club. In questi giorni ha parlato con i calciatori per rassicurarli. Da allenatore in bilico a scialuppa di salvataggio

Allegri non ha mai pensato di dimettersi con Agnelli (La Stampa)
Mg Torino 13/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Allegri non ha mai pensato di dimettersi, dopo aver appreso delle dimissioni di Andrea Agnelli e di tutto il Consiglio di amministrazione della Juventus. Nei primi giorni dopo la bufera Juve, qualche quotidiano scrisse che il tecnico aveva rassegnato le sue dimissioni ma che Agnelli le aveva respinte. Oggi La Stampa (giornale di Elkann) sembra smontare questa ricostruzione. Il quotidiano torinese scrive che Allegri, per senso di responsabilità, non ha mai pensato di fare un passo indietro e si è subito messo a disposizione del club.

“Il tecnico bianconero domenica 20 novembre aveva congedato i suoi giocatori con un bel sorriso, grazie alla sesta vittoria consecutiva in campionato, e pregustava la lunga sosta mondiale per recuperare gli infortunati (Pogba e Chiesa su tutti) in vista di un 2023 ricco di sfide. Pensieri e auspici naufragati all’improvviso lunedì scorso, quando una cena di lavoro con il ds Cherubini si è trasformata in una riunione d’emergenza per organizzare la Juve dopo
le dimissioni di Agnelli, Nedved, Arrivabene e tutto il Cda. Allegri per senso di responsabilità non ha mai pensato di fare un passo indietro e si è subito messo a disposizione, confrontandosi con il nuovo direttore generale Maurizio Scanavino e incassando la totale fiducia di John Elkann”.

Elkann ha parlato di Allegri come del «punto di riferimento dell’area sportiva della Juventus».

La Stampa scrive:

Allegri era lo juventino più in bilico e contestato dopo aver toccato il fondo con la clamorosa sconfitta di Haifa in Champions dell’11 ottobre, mentre adesso è la scialuppa di salvataggio a cui i bianconeri si aggrappano per evitare che la tempesta perfetta – scatenata dalle inchieste di Procura di Torino, Consob, Procura federale e Uefa – possa colpire anche la squadra. Tocca all’allenatore livornese tenere a galla la Juve, blindandola dalle voci esterne e cercando di farla ripartire senza contraccolpi”.

E ancora:

In questi giorni ha parlato a lungo con i calciatori per rassicurarli, visto che hanno saputo dell’addio di Andrea Agnelli direttamente dalla sua lettera di addio senza alcun preavviso, e con il ds Cherubini è l’unico uomo di calcio rimasto in società. Per questo Allegri dovrà essere un leader dentro e fuori il campo, diventando praticamente un manager alla Ferguson con pieni poteri grazie a quel contratto che lo blinda fino al 30 giugno 2025″.

“Saranno giorni complessi per i bianconeri, ma almeno una certezza c’è ed è quella su cui in pochi avrebbero scommesso solo due mesi fa”.

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