ilNapolista

Scamacca: «Nelle accademie in Italia non lavorano sull’individuo»

Al Daily Mirror sulla sua esperienza al PSV: “Sono andato lì perché volevo migliorare me stesso. Era il posto migliore per conoscere il calcio. Sentivo che non potevo farlo in Italia”

Scamacca: «Nelle accademie in Italia non lavorano sull’individuo»
2022 archivio Image Sport / Calcio / West Ham / Gianluca Scamacca / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Personalità, gol e quella strana predisposizione ad assomigliare a Cantona, Gianluca Scamacca si racconta al Daily Mail in un’intervista molto approfondita, trattando del suo momento al West Ham e rivelando alcuni particolari del suo inizio di carriera.

La passione per Cantona, ex attaccante del Manchester United, viene rivelata attraverso uno studio approfondito attraverso diversi video di YouTube:

“Anni fa facevano pubblicità con Cantona. Li ho guardati e ho visto alcuni video di quando giocava per il Manchester United. Era un’influenza e molto imponente, anche un po’ arrogante nel suo approccio”.

Una vera e propria voglia di emulare la carriera dell’ex Red Devils, specificando però come i tempi siano diversi, così come le realtà. Infatti, lo stesso Scamacca sostiene di non sentire la pressione o la paura del suo prezzo (35,5 milioni di sterline), ma di lavorare al meglio per essere presto al 100%:

“Sto ancora cercando di lavorare per arrivare questo su me stesso. Devo ottenere quella fiducia. Sono al 70% del mio potenziale. Tra un paio di mesi, ci arriverò o sarò sulla strada giusta”.

Una breve menzione anche per l’ex Milan, Lucas Paqueta (pagato 51 milioni di sterline) e su quello che si aspetta da se stesso in questa nuova avventura in Premier League:

“Ho una grande intesa con Paqueta. Ma so che posso fare di meglio. Ecco perché voglio lavorare sulla mia fiducia, intensità e presenza in campo. Qui in Premier League devi essere più imponente. Non sono preoccupato per i paragoni (con Erling Haaland o Harry Kane). Questo è il compito di altri. Non mi riguarda. La mia preoccupazione principale è dare il meglio di quello che posso fare”.

Dopo quest’inizio di stagione, l’ex Sassuolo riesce anche a sbilanciarsi, stilando le prime differenze tra il campionato inglese e quello italiano:

“L’Inghilterra è buona. Mi piace e mi sto divertendo al West Ham. Supportano i nuovi giocatori. È molto diverso. In Italia il calcio è tattica. Qui è veloce e fisico. È un tipo diverso di gioco. Ma andrà meglio”.

A complimentarsi con la scelta è stato anche Roberto Mancini, il ct della nazionale italiana:

“Ha detto che è una grande opportunità per crescere. Quando è difficile, puoi crescere”.

Un pensiero va anche al suo inizio di carriera e alle differenze importanti riscontrate nei vari settori giovanili italiani, con quelli olandesi. Infatti, il ricordo più piacevole dell’esperienza al PSV è stato il sostegno di Mark Van Bommel e le parole di Ruud Van Nistelrooy:

“Sono andato lì perché volevo migliorare me stesso. Era il posto migliore per conoscere il calcio. Sentivo che non potevo farlo in Italia. In Italia è diverso. Nelle accademie, Under 18, Under 19, non lavorano sull’individuo. Lavorano sulla squadra, sulle tattiche, su come vincere le partite. Ma in altri paesi lavorano individualmente sui giocatori. È stato molto buono. Mi ha detto che devi rimanere nella scatola”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata