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Maestro Mazza: «Mai un reality. Al Grande Fratello hanno un solo bagno per tutte quelle persone»

A Libero: «Con Little Tony facemmo, a tutto gas il tratto appenninico sulla sua Ferrari California. Senza Berlusconi, la Rai starebbe ancora al bianco e nero»

Maestro Mazza: «Mai un reality. Al Grande Fratello hanno un solo bagno per tutte quelle persone»
Roma 05/07/2016 - Presentazione dei palinsesti RAI per l'autunno 2016 / foto Insidefoto/Image nella foto: Gianni Mazza ONLY ITALY

«Sono solo un anziano che si è sempre rifiutato di crescere!» esordisce così il maestro Gianni Mazza intervistato su Libero in occasione dell’uscita della sua autobiografia “Non ricordo una Mazza”, in cui ha raccontato alcuni episodi della sua lunga carriera come arrangiatore e direttore d’orchestra e si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe

Per otto anni è stato pianista di Little Tony

«In realtà lui era un ragazzo tranquillo, molto educato, rispettoso. Pensi che ha sempre pagato, di tasca propria, i contributi a tutti quanti! Quanto alle follie, ne abbiamo fatte poche: giusto le corse in macchina. Quelle, davvero, sono state un azzardo».

Mi racconti.

«Tony aveva dei macchinoni prestanti e, all’epoca, non c’era l’obbligo delle cinture di sicurezza né il limite di velocità. Ricordo che una volta Tony si ingarellò e facemmo, a tutto gas, il tratto appenninico sulla sua Ferrari California».

Poi ha conosciuto Corrado e ha debuttato, per la prima volta, in video e dopo è stata la volta di Renzo Arbore con Quelli della notte e Indietro tutta… cosa resta di quel mondo?

«Poco. Quanto mi piacerebbe infatti tornare a quell’epoca! Ci divertivamo tantissimo! Eravamo degli “intrusi” all’interno del palinsesto Rai: andavano in onda quando il canale, teoricamente, doveva essere spento. Eravamo liberi di poter dire tutto, abbiamo sperimentato molto».

Poi ha conosciuto Corrado e ha debuttato, per la prima volta, in video. Erano gli anni dell’ascesa di Berlusconi: Fininvest ha rivoluzionato la tv come oggi Netflix?

«Certo! Berlusconi ha dato una sveglia al servizio pubblico che, diversamente, sarebbe ancora al bianco e nero. La Rai era madre e padrona: un broadcaster molto serio, a tratti noioso. I canali di Berlusconi erano invece più scanzonati e giovanilistici. Era un modo nuovo di fare tv, che ha cambiato anche il costume. Non sempre in meglio, a onor del vero. Alcune logiche dell’intrattenimento sono state peggiorative».

Secondo lei, oggi, i conduttori tv si divertono ancora così tanto?

«Insomma. La mia impressione è che non siamo più onesti come prima. Abbiamo imparato a sorridere, a far finta di essere felici di vederci: baci, abbracci ma alla fine è tutto finto! Non è vero nulla. Io, Arbore, Frassica e gli altri eravamo invece amici per davvero. Non ci preoccupavamo di proporre contenuti alti: giocavamo insieme, e basta. “Tanto chi ci vede?”, pensavamo. Invece poi siamo diventati un fenomeno»

Al momento il maestro Mazza non sa se e quando tornerà in tv, ma una cosa è sicura, niente reality

«No, grazie. In passato mi invitarono al Grande fratello ma ho rifiutato: non ce la farei. Voglio dire: hanno un solo bagno – uno solo! – per tutte quelle persone! Non fa per me».

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