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La Süddeutsche: «Un esterno dopo Binotto, vedrebbe meglio la cacca accumulata in Ferrari»

Binotto viene paragonato ad Ali il Comico, il ministro iracheno che la sparava sempre grossa. “E non si quanto abbiano barato col motore nel 2019”

La Süddeutsche: «Un esterno dopo Binotto, vedrebbe meglio la cacca accumulata in Ferrari»
Budapest (Ungheria) 31/07/2022 - gara F1 / foto Scuderia Ferrari Press Office/Image Sport nella foto: Mattia Binotto

Sebbene il terremoto Juventus abbia coperto per ovvia gravità l’addio di Binotto alla Ferrari, la stampa internazionale non se l’è fatta passare sotto al naso. La Süddeutsche Zeitung si diverte moltissimo ad infierire sugli errori della Ferrari. Per capirci il pezzo si conclude così: “Dopo tanti capi squadra interni, la Scuderia farebbe bene a prendere un esterno. Uno come il francese Jean Todt, passato dalla Peugeot alla Ferrari nel 1993 e protagonista dei gloriosi anni di Schumacher. Chi entra come Ercole nelle stalle di Augia di solito vede più chiaramente la cacca accumulata”.

Binotto viene raccontato come un “uomo in contraddizione tra parole e fatti”. E lo paragonano al mitico “Alì il comico”, il ministro dell’informazione iracheno che durante la guerra del Golfo le sparava grossissime, quello che una volta annunciò che centinaia di americani disperati si erano suicidati appena fuori Baghdad mentre i carri armati statunitensi stavano arrivando.

E poi il giornale tedesco allude a un possibile “imbroglio” della Ferrari per le irregolarità del motore nel 2019, “mai state trattate e comunicate in modo trasparente”: “Non è ancora chiaro quanto abbia barato la Ferrari nel primo anno sotto la guida di Binotto”.

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