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La birra come i gay, il Qatar nasconde i tendoni Budweiser “per non turbare la popolazione locale”

Lo racconta il New York Times: l’ordine è partito dalla casa reale. Ma lo sponsor ha pagato 75 milioni di dollari alla Fifa

La birra come i gay, il Qatar nasconde i tendoni Budweiser “per non turbare la popolazione locale”
An Milano 15/02/2011 - tifosi Tottenham in Piazza del Duomo / foto Andrea Ninni/Image Sport nella foto: tifosi Inglesi Tottenham

Fossero solo gli omosessuali… I Mondiali del Qatar dovranno essere birra-free. E non nel senso di gratis. La birra no, non va bene. E’ peccato. I tendoni, in particolare. Il messaggio è partito dall’alto, scrive il New York Times che addirittura ci apre la home di sport. “Gli organizzatori hanno lavorato in fretta negli ultimi giorni per portare le “stazioni” di birra a marchio Budweiser in otto stadi dopo un’improvvisa richiesta da parte della famiglia reale.

Budweiser ha detto di aver appreso del nuovo piano solo sabato, otto giorni prima della prima partita del torneo. C’è “preoccupazione” perché “la forte presenza di alcol negli stadi durante il mese di Coppa del Mondo potrebbe turbare la popolazione locale e quindi rappresentare un potenziale problema di sicurezza“. Il Qatar è un paese musulmano conservatore dove l’accesso all’alcol è strettamente controllato.

Il problema è che gli sponsor hanno pagato fior di dollari per essere lì. E Budweiser è uno dei più grandi sponsor della Fifa, paga circa 75 milioni di dollari per associarsi alla Coppa del Mondo ogni quattro anni. Il contratto con la Fifa non solo le conferisce l’esclusiva di vendita, ma richiede anche all’azienda di fornire grandi quantità di birra ai partner della Fifa.

In realtà l’alcol non sarà vietato in Qatar, ma la maggior parte dei visitatori può acquistarlo solo nei bar all’interno degli hotel designati.

La società ha detto al Nyt che sta “collaborando con la Fifa per trasferire i punti vendita in concessione in luoghi come indicato”.

Un funzionario ha affermato che la Fifa ha accettato di spostare i tendoni in luoghi meno evidenti perché temevano che, in caso contrario, avrebbero rischiato di vedere annullate le concessioni di Budweiser.

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