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Bruno Fernandes al giornalista: «Sai che ci siamo detti io e Ronaldo? No? Allora ascoltalo»

«Era uno scherzo ma in tv ne hanno parlato 45 minuti. Poi hanno ascoltato l’audio e hanno cambiato idea. Non ho neanche letto l’intervista di Cristiano»

Bruno Fernandes al giornalista: «Sai che ci siamo detti io e Ronaldo? No? Allora ascoltalo»

Bruno Fernandes e Cristiano Ronaldo. Ha fatto il giro del mondo il video che li ritrae nello spogliatoio, con il centrocampista che sembra avere un atteggiamento freddo nei confronti di CR7. Ieri, al termine dell’amichevole Portogallo-Nigeria 4-0 (Ronaldo non ha giocato peer gastroenterite e Bruno Fernandes ha fatto una doppietta), l’ex Udinese ha rilasciato delle dichiarazioni:

Non ho nemmeno letto l’intervista di Cristiano Ronaldo. L’ho già detto, ora è il momento di concentrarsi sulla Nazionale e sul Portogallo. Questo mi è molto chiaro dal 2017, quando sono arrivato in azionale. Quello che conta di più qui è la squadra e noi tutti insieme. Dobbiamo essere concentrati sul Mondiale perché non si gioca così spesso. Cristiano ha avuto l’opportunità di giocarlo cinque volte, ora è la quinta volta, siamo tutti preparati per questo e per dare il massimo per la squadra”.

“Il video? Tutti hanno commentato senza sapere quel che ci siamo detti. Poi hanno messo l’audio. Non l’hai sentito? Allora ascolta. In Portogallo abbiamo un problema, sai? Stavo guardando un canale televisivo, dicevano che tra di noi c’era stato un saluto freddo, che era una brutta situazione. Sono andati avanti così per circa 45 minuti. Poi, all’improvviso, vanno in pausa, e la Federazione invia la versione con l’audio, versione che rivela che stavamo scherzando e dopo la pausa e dicono che c’è stato un scherzo tra di noi e terminano il programma raccomandando alle persone che vogliono vederlo di tornare indietro. Ma se avessero detto subito cosa stava accadendo nel video, le persone lo avrebbero saputo subito. Ora non lo so. Come ho detto, questa è la Nazionale. Penserò al Manchester United dopo il Mondiale, preferibilmente dopo il 18 dicembre, la data della finale».

“Non ho problemi con nessuno. Faccio il mio lavoro. Una volta un allenatore mi ha detto: ‘L’unica cosa che puoi controllare è te stesso’. Credo che anche tutti gli altri la pensino così. Dobbiamo controllare ciò che possiamo fare e fare del nostro meglio e basta”.

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