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Ronaldo: «Ten Hag non è onesto. Lo ha fatto apposta col Tottenham, voleva farmi entrare all’87’»

La seconda parte dell’intervista: «Pensi che mi sia dimenticato come si segna? Allo United interessa solo il marketing. Voglio giocare fino a 40 anni»

Ronaldo: «Ten Hag non è onesto. Lo ha fatto apposta col Tottenham, voleva farmi entrare all’87’»
Mg Bergamo 02/11/2021 - Champions League / Atalanta-Manchester United / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Cristiano Ronaldo

Sta andando in onda la seconda parte dell’intervista di Cristiano Ronaldo. Qui la prima parte. La riprendiamo dal Daily Mail.

Ronaldo, il denaro o la competizione come stimolo

“Esattamente, la competizione, il record, l’adrenalina. Ma Piers, siamo onesti, il calcio è cambiato. Ora ad essere onesti vedo il calcio come un business. A volte l’espressione di Georgina  “Non capisco, trattano i giocatori come pezzi di carne”. Vedo il calcio come un business. Ho visto molte, molte cose che mi hanno deluso. La passione per il gioco è ancora intatta. Ma allo stesso modo, ho visto anche altre cose. Il che mi ha sorpreso, ma allo stesso modo fa parte del business perché se vedi il mondo, come è al momento, tutto è business”

Il pre-season. La figlia si è ammalata mentre era a Maiorca in vista del ritiro estivo:

“La gente dimentica che sono un essere umano. Ho attraversato momenti difficili. Ho parlato con il direttore del Manchester United. Non credevano che qualcosa stesse andando storto, il che mi ha fatto sentire male. È stato qualcosa che mi ha davvero ferito perché dubitavano della mia parola.

Ronaldo esce dallo stadio durante l’amichevole estiva col Rayo Vallecano.

“Piers Sarò onesto con te, mi dispiace aver lasciato lo stadio. Probabilmente, o forse no, non lo so. È difficile dirlo al 100% ma diciamo che mi dispiace, Allo stesso modo, però, mi sono sentito provocato dall’allenatore. Un allenatore che mi fa giocare tre minuti in una partita, non è per me. Scusa, non sono quel tipo di giocatore. So cosa posso dare alle squadre. Lo abbiamo fatto io e 8 giocatori, ma hanno citato solo me. L’anno scorso molti giocatori hanno fatto lo stesso. In quella partita otto giocatori hanno fatto la stessa cosa, ma parlano solo della pecora nera che sono io. Capisco perfettamente, ok, mi scuso con l’allenatore e per me il capitolo è chiuso”.

ten Hag voleva far vedere chi comanda?

«Mi ha sempre detto che non ho fatto il precampionato e che dovevo aspettare l’occasione e ho capito quella situazione. Il problema è che non si è comportato con me come ha fatto con gli altri giocatori. La sua comunicazione non era delle migliori. Capisco però di non aver giocato a inizio stagione ma le cose sono andate ben oltre. Sono successe molte cose che la gente non sa. L’empatia con l’allenatore non va bene, sono sincero”.

Partita con il Tottenham:

“L’allenatore non mi rispetta come merito, ma le cose vanno così. Ecco perché probabilmente ho lasciato lo stadio durante la partita contro il Tottenham. Sceglie chi pensa sia il migliore per la squadra, ma le scuse tutto il tempo… Non mi ha messo contro il Manchester City per rispetto della mia carriera ma voleva farmi entrare in campo all’87esimo contro il Tottenham? Lo ha fatto apposta, in Nazionale se è per giocare cinque minuti aiuto ma, in quella partita, mi sono sentito provocato. È ovvio ed è per questo che non rispetto l’allenatore. L’empatia tra noi non esiste e la stampa protegge lui e lo United. Ha firmato un contratto triennale, probabilmente non starò ancora a lungo nel club. Ma mi piacciono le persone oneste, che non mentono e i miei valori morali non sono negoziabili. Mi dispiace lasciare lo stadio in anticipo, sono rimasto molto deluso. Mi hanno sospeso per tre giorni, Penso che sia stata un’esagerazione, un’umiliazione per me. Non ho mai avuto problemi in nessun club o con nessun allenatore… Sono tornato a casa e mio figlio mi ha chiesto se non andavo alla partita, gli ho spiegato e lui ha riso. Mi sono scusato, ho commesso un errore, ma la punizione era troppo ed è stata come benzina per la stampa”.

Allo United:

«Sono più interessati al marketing e ai soldi che arrivano da lì, del calcio il presidente non si preoccupa molto. Ci sono cose all’interno del club che ti impediscono di raggiungere il livello del Liverpool, del City o dell’Arsenal. Penso che sarà difficile arrivarci nei prossimi tre anni… Come disse Picasso, bisogna distruggere per ricostruire. E se vogliono iniziare con me, nessun problema… Se vogliono iniziare una nuova era, dovranno cambiare molte cose».

Ancora Tottenham e Ten Hag:

“Non ditemi che i giocatori che hanno vinto tutto, top, avrebbero giocato tre minuti. È inaccettabile! Mi sono scusato con i miei compagni di squadra, ho rilasciato una dichiarazione su Instagram, me ne pento, ma non mi pento di essermi rifiutato di giocare. Il mister non ha avuto rispetto per me e alla stampa continua a dire che conta su di me, che gli piaccio, ma è solo bla bla bla per la stampa».

Mondiali:

«Probabilmente sarà il mio ultimo Mondiale. Non so cosa succederà dopo, ma lo United sarà sempre nel mio cuore e sono orgoglioso che siano sempre stati al mio fianco. Il mio focus è solo sui Mondiali, cosa accadrà dopo… non lo so”.

Il ritorno allo United.

 “Non prendo le mie decisioni emotivamente, ma questa decisione potrebbe essere stata presa emotivamente. Non me ne pento, è stato fatto consapevolmente ma è stato più emotivo che razionale… Non voglio essere più intelligente degli altri quando sono arrivato a Manchester. Lo United è sempre stato disponibile ad aiutare la squadra a competere con le squadre migliori”.

Possibile addio allo United:

«Pensi che mi sia dimenticato come si segna? Forse non sono più motivato come una volta. La motivazione non è la stessa di qualche mese fa. Nuova sfida? Non posso rispondere adesso, ma forse è meglio per il Manchester United e per me iniziare una nuova tappa, ma se torno sarò lo stesso Cristiano. Spero che se ciò accadrà, mi lasceranno brillare.

Proposta dall’Arabia Saudita (350 milioni di euro in due anni):

«Sì, è vero… ho rifiutato. Vediamo: chi è il giocatore di Premier League più costoso di sempre? Io, anche a 37 anni… ho avuto tante offerte da altri club ma non ho accettato perché non volevo. È una bugia che abbiano detto che nessuno mi voleva, ma ero felice allo United. C’erano alcuni club che mi volevano ma non sono andato perché mi sentivo a mio agio qui. È difficile rifiutare un’offerta del genere, ma credo ancora di poter segnare molti gol e aiutare il Manchester United e la Nazionale. Ovviamente ci saranno sempre critiche, ma voglio vedere se altri giocatori manterranno la mia stessa longevità. Sono sicuro che farò un grande Mondiale, sono preparato fisicamente e mentalmente». ”

Messaggio ai tifosi se lasci lo United a gennaio:

«Vediamo cosa succede, ma i tifosi saranno sempre nel mio cuore. Spero che non dimenticheranno mai le cose che ho fatto e apprezzo tutto il loro appoggio.

Sir Alex Ferguson:

«È sempre stato dalla mia parte, mi capisce e conosce quel Manchester. Lo United non è dove dovrebbe essere. Chi non vede questo, è perché è cieco. I tifosi devono sapere la verità. Le infrastrutture non sono buone, vanno ammodernate se vogliono tornare al livello che avevano con David Gill e Sir Alex…».

Le chance del Portogallo:

«Abbiamo un allenatore fantastico, c’è una grande generazione di giocatori e sono sicuro che faremo un Mondiale fenomenale. Vincere? Molto difficile, ma tutto è possibile. Non siamo favoriti, ma… Francia, Spagna, Argentina, Germania, Brasile sono i favoriti. Anche l’Inghilterra ha una chance, così come il Portogallo. Sarà un Mondiale diverso, in inverno… Ora dicono che non era una buona opzione a metà stagione, ma avrebbero dovuto pensarci prima. È una sfida, mi sento con una buona energia per la Coppa del Mondo».

Lionel Messi:

«Incredibile, magico, top player. Come persona… Abbiamo condiviso il top per 16 anni, ho un ottimo rapporto con lui. Non siamo amici, ma è come un compagno di squadra. Lo rispetto molto per il modo in cui parla sempre di me. È argentino, anche la mia ragazza lo è… È un bravo ragazzo, fa di tutto per il calcio. Probabilmente il migliore che abbia mai visto, insieme a Zidane. Andare a cena con lui? Perché no? Adoro incontrare persone, condividere cose, idee, imparare, nuovi pensieri… lo farò sicuramente tra qualche anno.”

Al Psg con Messi?

«Tutto è possibile, non lo so».

Fine carriera:

«Massimo tre anni, voglio arrivare a 40. Una bella età, ma a volte pianifichi qualcosa e la vita è dinamica, non puoi controllare cosa accadrà.»

Futuro:

«Magari scriverò un libro, insegno alle persone come essere così longevi… Voglio migliorare il mio inglese e mi vedo, alla fine della mia carriera, dare consigli a milioni di persone su come essere un professionista del calcio. Ne ho passate tante e voglio ispirare le persone, essere un esempio».

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