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Spalletti e l’insostituibilità di Anguissa e Lobotka

Sta lavorando alla crescita di Ndombele ma il processo è ancora in corso. E deve chiedere gli straordinari all’architrave azzurra

Spalletti e l’insostituibilità di Anguissa e Lobotka
Ci Napoli 31/08/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lecce / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Anguissa-Lobotka -Joan Gonzalez

Può esistere un Napoli senza Lobotka e Anguissa? No. Non può esistere. L’architrave su cui si poggi il formidabile Napoli di inizio stagione è composta dai due centrocampisti che Spalletti ha affiancato in un binomio imprescindibile. I due cognomi ormai sono aderenti, come se fossero siamesi. Lobotka e Anguissa, o Anguissa e Lobotka. Ce n’è un’altra di impalcatura maestra, ed è formata da Kim e Rrahmani. È altrettanto fondamentale, vitale per il Napoli. Ma con una differenza. Per quanto essenziali, i due possono essere temporaneamente sostituiti. Sì, Ostigard e Juan Jesus hanno giocato poco (Ostigard 90 minuti contro il Lecce, Juan Jesus 90 contro lo Spezia) eppure la loro eventuale presenza sembra creare meno scompensi di quelle che si creerebbero in mediana senza uno dei due custodi dell’ortodossia spallettiana.

La contemporanea presenza dei due centrocampisti dal primo minuto a Cremona ha certificato che Spalletti li ritiene indispensabili. È francamente difficile dargli torto. Lobotka è mancato in due primi tempi – contro Lecce e contro Spezia – e sono stati dolori. In entrambi i casi il tecnico è dovuto correre ai ripari e lo ha mandato in campo al minuto 46. Per Anguissa è lo stesso discorso, persino più esasperato. L’allenatore toscano non ha mai rinunciato a lui. Ha sempre giocato titolare. Ed è stato sostituito due volte: contro il Lecce all’85 esimo e contro lo Spezia dopo dodici minuti della ripresa.

La domanda è: potrà essere sempre così? La risposta non ce l’abbiamo. Anche perché dalla risposta dipenderà l’esito della stagione del Napoli. E non tutto dipende da Luciano Spalletti. Lui ci sta provando a costruire alternative. Sta lavorando intensamente al recupero di Ndombele, sa benissimo che la lunga durata della sua squadra dipenderà molto dalle prestazioni del francese. Il signor Luciano conosce benissimo la questione. Appena può, Ndombele lo fa giocare. Non possiamo certo attribuire a Spalletti la responsabilità della condizione ancora approssimativa del centrocampista ex Tottenham. Anche ieri lo ha mandato in campo dal primo minuto, come fatto già col Lecce e con lo Spezia. Ha anche giocato l’intero secondo tempo di Ajax-Napoli.

Al momento, Spalletti non può fare di più. Ieri in panchina c’era Demme. Il tedesco servirà. Potrà fari rifiatare Lobotka in partite come contro la Cremonese. Non c’è altra soluzione, bisogna gestire i due insostituibili sempre sul filo: senza esagerare, il rischio è troppo elevato, ma anche senza risparmiarsi. Anguissa andrà anche al Mondiale: è uno dei cinque azzurri che parteciperà a Qatar 2022 con Kim, Zielinski, Lozano e Olivera (in dubbio Mario Rui).

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