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Massimo Mauro: «Allegri non può fare gol, in campo ci vanno i giocatori»

A Libero. «Quelli della Juve non sputano mai sangue. Chiunque gioca contro di loro pensa di poter vincere. Se la star della squadra è Cuadrado manca la spina dorsale…»

Massimo Mauro: «Allegri non può fare gol, in campo ci vanno i giocatori»
Mi Napoli 01/03/2013 - campionato di calcio serie A / Napoli-Juventus / foto Marco Iorio/Image Sport nella foto: Massimo Mauro

Massimo Mauro intervistato da Libero. Analizza la crisi della Juventus.

«La stagione della Juventus finora è una tragedia, sportivamente parlando. La sconfitta col Maccabi è stata senz’altro uno dei punti più bassi della storia bianconera. Gli israeliani non vincevano in Champions da 20 anni: il che la dice lunga sulla loro pochezza. Questa Juve però oggi può perdere con chiunque, è una squadra a cui manca tutto: umiltà, cattiveria agonistica e compattezza».

Da chi deve ripartire il tecnico?

«Nessun giocatore sta facendo bene: è drammatico trovare qualcuno da citare. Non c’è niente da salvare in questa squadra. Chiunque gioca contro la Juve oggi pensa di poter vincere. Non c’è più quel timore che una volta incutevano i bianconeri».

Tanti giocatori stanno deludendo: da chi si aspettava di più?

«Pogba e Di Maria sono stati acquisti sbagliati: il primo non c’è mai stato, il secondo non ha mai giocato. Vlahovic non segna abbastanza per quanto è stato pagato e Kostic non è il grande giocatore che ci si aspettava. Non vedo quei
3-4 top player che possono tirare fuori la Juve dalla crisi. Ci dovrebbero però dire in quali percentuali sono responsabili delle scelte di mercato allenatore e società. Pogba doveva essere il colpo dell’anno e non fa neanche una partita. Se non è affidabile fisicamente, non va acquistato e strapagato. Stessa cosa vale per Di Maria, queste operazioni si sono rivelate errori gravi».

Intanto il presidente Agnelli è sceso in campo per sostenere Allegri.

«La Juve resta una società con le idee chiare: penso sia la mossa giusta perché il tecnico non può far gol. In campo vanno in giocatori, sono loro i veri artefici dei risultati: l’allenatore può solo metterli nelle condizioni migliori in campo…».

I tifosi però vorrebbero una svolta in panchina e contestano Agnelli.

«Per un’annata andata male non si possono dimenticare 10 anni vincenti di presidenza. Non è facile cambiare tutto dopo aver fatto un contratto di 4 anni ad Allegri, strappandolo a Real e Inter. Il malcontento dei tifosi sul tecnico è comprensibile, perché la squadra gioca molto male, però il problema non è solo l’allenatore. E poi se lo mandi via adesso chi prendi in corsa? C’è poco in giro, si parla di traghettatori come Montero e Sousa, ma sarebbero completamente un salto nel buio…».

Da ex calciatore cosa risponde a chi dice che molti giocatori stiano giocando contro Allegri?

«Non credo che giochino contro l’allenatore. Semplicemente non riescono a esprimersi al massimo. Rabiot ad esempio non riesce a giocare bene 3 partite di seguito. D’altronde – se perdi 2-0 contro il Maccabi – significa che manca tutto alla squadra. A partire dall’intensità agonistica. La Juventus è molle: contro di lei gli avversari vincono facilmente, i giocatori bianconeri non sputano mai sangue in campo».

Quale reparto vede più in difficoltà?

«La Juve di oggi è un dramma collettivo, ma l’attacco è inguardabile. Quando la star della squadra è Cuadrado, che è straordinario ma non è un fuoriclasse e gioca esterno, vuol dire che manca totalmente la spina dorsale».

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