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Il Giornale: Napoli la smetta di pensare a Maradona e inizi a credere nella squadra di Spalletti

El Pibe de Oro sta diventando una palla al piede. Questo Napoli potrebbe finalmente essere quello della svolta, basta che Spalletti tenga i suoi sotto tensione

Il Giornale: Napoli la smetta di pensare a Maradona e inizi a credere nella squadra di Spalletti
1987 archivio Storico Image Sport / Calcio / Napoli / Antonio Careca-Diego Armando Maradona / foto Imago/Image Sport

Su Il Giornale, Elia Pagnoni torna sulle parole di Antonio Cassano, che in una delle sue solite esternazioni ha definito il Napoli che vinse lo scudetto opera solo di Maradona, perché gli altri, in squadra, erano “degli scappati di casa”.

Il popolo napoletano, scrive, finisce sempre con l’abboccare alle provocazioni di FantAntonio. L’eredità di Maradona è pesante, sembra che condizioni sempre il Napoli. La città e i suoi tifosi la smettano di guardarsi indietro e di pensare a Maradona e inizino a credere davvero nella squadra di Spalletti, scrive il giornale. Questo gruppo può finalmente essere quello della svolta. Basta che l’allenatore tenga sempre sotto pressione i suoi e non sbagli come l’anno scorso.

“a Napoli sarà anche considerato alla stregua di un santo, ma che alla lunga sta diventando una palla al piede. Il rischio più grande, infatti, è che Napoli debba vivere eternamente del ricordo delle imprese gloriose e innegabili dell’argentino”.

“Il problema è che tutto quello che riguarda il pallone sotto il Vesuvio deve ruotare perennemente attorno alla leggenda di Maradona. Nel bene e nel male. Per questo Napoli deve credere in questa squadra, perché potrebbe avere il destino di essere finalmente la squadra della svolta. Quella che vincendo uno scudetto o facendo cose eccezionali in Champions, potrebbe finalmente aprire l’era del dopo Maradona. L’importante è che Spalletti non ripeta l’ultima stagione, che riesca a tenere sempre sotto tensione i suoi, perché adesso che Osimhen non è più l’unico sbocco del gioco, gli azzurri hanno tutte le carte per arrivare fino in fondo”.

 

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