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Ranieri: «Odio la costruzione dal basso. Non capisco chi palleggia a lungo»

Al Corsport: ammiro il Liverpool di Klopp che cerca abitualmente la profondità, non sta lì a fare ottocento passaggi orizzontali o all’indietro

Ranieri: «Odio la costruzione dal basso. Non capisco chi palleggia a lungo»
Db Torino 08/02/2020 - campionato di calcio serie A / Torino-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Ranieri

Nell’intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport, Claudio Ranieri parla anche della famigerata costruzione dal basso. Dice di detestarla, anche perché per farla bene occorrono giocatori che abbiano caratteristiche particolari e non tutti possono permettersi giocatori del genere. Dice di ammirare il Liverpool, che non perde tempo in ottocento passaggetti all’orizzontale o all’indietro. Ed aggiunge di non capire chi palleggia a lungo, subisce il gol e soltanto dopo essere andato in svantaggio si dedica alla verticalizzazione.

«La costruzione dal basso io la odio. È vero che se trovi tre, quattro passaggi fatti bene annulli la pressione alta degli avversari e si apre una voragine nella loro difesa. Ma per ottenere quella precisione di battuta servono giocatori con caratteristiche speciali e non tutti se li possono permettere. Io ammiro il Liverpool di Klopp che cerca abitualmente la profondità, non sta lì a fare ottocento passaggi orizzontali o all’indietro. Sarà perché da ragazzo ho giocato a basket, ho fatto mia la propensione ad arrivare in fretta nell’area avversaria. Nel ’97, al Valencia, tutti mi parlavano, esaltandolo, del possesso di Real e Barcellona e io puntai sulla rapidità e sul verticale. Non capisco chi palleggia a lungo, subisce il gol e solo quando è sotto verticalizza. Ma fatelo dall’inizio, dico io».

 

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