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Vieri: «Metto Messi davanti a Maradona e a Ronaldo dell’Inter»

Al CorSera: «La BoboTv funziona perché non si fanno domande del cavolo o fasulle, nessuno mette in difficoltà nessuno, non offendiamo».

Vieri: «Metto Messi davanti a Maradona e a Ronaldo dell’Inter»

Christian Vieri si racconta al Corriere della Sera. Dice di essere cambiato da quando ha sposato sua moglie, Costanza Caracciolo ed ha avuto le piccole Stella e Isabel.

«Stella e Isabel, le nostre bimbe, mi hanno insegnato la pazienza. Mai stato paziente un secondo in vita mia».

Per anni è stato ritenuto un donnaiolo:

«Quella vita lì è finita! Mi sono divertito, non lo nego».

Gli chiedono chi sia il suo migliore amico. Cita Christian Brocchi, Nicola Ventola, Lele Adani, Cassano, Giuseppe Pancaro, incontrato a 16 anni nella primavera del Torino.

«C’è un grande affetto tra di noi, il legame è fortissimo. I calciatori, vede, sono capaci di lunghe e profondissime amicizie: si convive in squadra e in ritiro, si vince e si perde insieme. Oggi, se ci vedesse giocare a padel, le sembreremmo dei pazzi».

Sul padel, sua passione:

«Il tennis richiede tecnica, il padel no. Noi calciatori che abbiamo corso per vent’anni, appena smettiamo mettiamo su peso. Jogging? Per carità. Palestra? Che noia. Il padel, invece, è una sfida che ci prende la testa. Ti diverti e sudi. Ronaldo è venuto da Ibiza a Formentera per giocare con noi: le mogli fuori a cena e noi in campo dalle dieci e mezza a mezzanotte, come degli scemi. Insulti, offese, gente che prende l’aereo per non saltare la partita… Un rimbambimento collettivo totale!».

Nemici ne ha?

«No. Ho sempre avuto un buon rapporto con tutti. Qualche discussione in campo c’è stata, ovvio, ma niente che mi sono portato dietro nella vita. Ci sono amicizie, anzi, che ho recuperato in età adulta. Recoba, per esempio, la persona più buona del mondo. All’Inter io ero single e il Chino sposato: facevamo vite diversissime. Ci siamo ritrovati recentemente, con le famiglie, ed è stato come se il tempo non fosse mai passato. Infatti quando chiamo gli amici per la Bobo Summer Cup, arrivano tutti di corsa».

L’Inter pagò alla Lazio 90 miliardi per averlo. Li valeva?

«Secondo me sì: in quei sei anni in nerazzurro ho dimostrato di valerli eccome!».

Perché la Bobo Tv ha così successo?

«Bella domanda… È nata durante il lockdown, per passare il tempo in diretta su Instagram: chiacchiere in libertà con gli amici, aneddoti, cazzeggio. 70-80 mila persone a botta. Poi siamo passati su Twitch, piattaforma di gaming. Boom, la Bobo Tv mi è esplosa in mano: 2-300 mila persone a puntata. Ho avuto ospiti Guardiola e Mancini, con Ronaldo abbiamo fatto un milione di contatti. Funziona perché non si fanno domande del cavolo o fasulle, nessuno mette in difficoltà nessuno, non offendiamo: il dibattito è sempre leale. E la gente apprezza. Siamo sbarcati nei teatri: abbiamo richieste da tutta Italia e parte dell’Europa».

Sull’Italia fuori dal Mondiale:

«Lo dico da italiano ed ex giocatore: la nostra assenza dal Mondiale, il secondo consecutivo, è inaccettabile. Non aver vinto il girone con Svizzera, Bulgaria, Lituania e Irlanda del Nord è una follia. I ragazzi, incluso il Mancio che è un caro amico, non hanno fatto abbastanza. Otto anni di assenza li pagheremo a caro prezzo. È terribile».

Chi è stato il bomber più forte di sempre?

«Io metto Messi davanti a Maradona e Ronaldo, il Ronaldo dell’Inter. Si può non essere d’accordo, ma se fossimo sempre tutti d’accordo sai che barba?»

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