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Amadou Diawara finisce all’Anderlecht. L’ex Napoli non ha mai convinto Mourinho

Si trasferisce in prestito con obbligo di riscatto. In azzurro aveva fatto intravedere buone qualità, poi si è perso. Alla Roma non ha inciso

Amadou Diawara finisce all’Anderlecht. L’ex Napoli non ha mai convinto Mourinho

Sono passati cinque anni, sembra un’altra vita: è l’autunno del 2017 e Amadou Diawara, trasferitosi un anno prima a Napoli dal Bologna, faceva più che intravedere buone qualità. Molti lo ricordano per il gol allo scadere al Chievo, in piena lotta scudetto. Altri per la personalità che metteva in mostra. Tanto da calciare, all’alba dei vent’anni, un rigore pesante come un macigno all’Etihad Stadium, in Champions League, contro il Manchester City. Giocava e giocava bene al punto di far venire i dubbi a un integralista come Maurizio Sarri, che sempre più spesso – nella stagione precedente – aveva finito col preferirlo a Jorginho, uno che poi ha avuto una carriera assai più vincente.

Eppure di Diawara, da quel momento in poi, si parlerà sempre meno. Un paio di estati dopo sarebbe passato alla Roma nell’ambito dell’operazione che portò Kostas Manolas in azzurro. 17 milioni più il suo cartellino e in totale facevano 36. L’esperienza giallorossa, più ombre che luci, non ha reso onore alle aspettative. Neanche con Mourinho, sulla panchina della Roma da oltre una stagione, Diawara ha mai convinto. Tanto che oggi, a 25 anni, proverà a ripartire dal Belgio, dall’Anderlecht, salutando l’Italia. Pinto lo cede con la formula del prestito con obbligo di riscatto.

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