Messaggero: Lazio, litigio animato Sarri-Tare. Il diesse furioso per la nomina di Fabiani
Il presidente ha voluto arginare il potere di Tare e fare felice Sarri. Il diesse si sente messo all'angolo e riflette sul futuro

As Roma 03/10/2019 - Europa League / Lazio-Rennes / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Igli Tare
Il Messaggero scrive di scintille tra Lotito e Igli Tare. La storia del diesse con la Lazio sarebbe ai titoli di coda. Alla vecchia situazione legata soprattutto ai dissapori con Sarri si è aggiunto l’inserimento di Fabiani nell’organigramma della Lazio.
“Il suo ufficio ieri è rimasto vuoto quasi tutto il giorno, Tare si è palesato solo al tramonto. A pranzo a Formello c’era invece lo staff medico con Lotito, che urlava proprio col diesse al telefono. Qualcosa si è rotto. Igli è ferito, offeso, dopo 14 anni da dirigente è stato messo all’angolo. Stavolta non c’erano solo minacce velate, finite nel vuoto come al solito, stavolta Lotito ha fatto sul serio”.
Il nodo, come dicevamo, è l’inserimento di Angelo Fabiani nell’organigramma della Lazio. Per ora come coordinatore della Primavera e della Lazio Women al fianco di Bianchessi, ma “il prossimo anno gli è stato promesso il salto”.
“Tare ha già le valigie in mano, anche se non sarà mai Lotito a cacciarlo. Ma la mossa del patron di togliergli il controllo della Primavera, negli ultimi anni allo sbando, è già una dichiarazione d’intento. È un modo per arginare il suo potere in ogni ambito, una dimostrazione anche a Sarri, con cui i rapporti sono ai minimi termini dallo scorso inverno. Tare è arrabbiato, sabato dopo cena ha discusso animatamente con Lotito”.
Il quotidiano continua:
“Non ci saranno dimissioni, ma le riflessioni sono ampiamente in corso. A maggior ragione adesso, Tare conferma che questa sarà al massimo la sua ultima stagione alla Lazio”.
Il suo contratto scade nel 2023 ma
“non è escluso che possa anticipare il passo, ci sta pensando. Lotito non lo manderà mai via, ma l’inserimento di Fabiani è una mossa strategica per ridimensionarlo. L’aveva promesso a Sarri, lo ha fatto con un uomo di sua fiducia, subito prima della partenza per il ritiro di Auronzo”.