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Libero: bravo Spalletti, se è la squadra ad eleggere il suo capitano non potrà non riconoscersi in lui

Il tecnico ha lasciato la scelta ai giocatori ed è ricaduta su Di Lorenzo, che ha meno presenze di altri. Una strategia intelligente e popolare

Libero: bravo Spalletti, se è la squadra ad eleggere il suo capitano non potrà non riconoscersi in lui
Db Dimaro (Tn) 14/07/2022 - amichevole / Napoli-Anaune Val di Non / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Quasi tutte le squadre di Serie A hanno perso il proprio capitano, emigrato altrove. Le fasce hanno dovuto essere riassegnate. Nella maggior parte dei casi sono andate a chi, in squadra, aveva maggior numero di presenze. Ma non sempre. Ad esempio non è accaduto nel Napoli, dove come erede di Insigne è stato scelto Giovanni Di Lorenzo. Una decisione, soprattutto per la modalità con cui è avvenuta, che Claudio Savelli, su Libero, definisce intelligente. Di Lorenzo è stato scelto dal gruppo, la squadra non potrà non riconoscersi in lui.

“Così ha ragionato Spalletti a Napoli, che non ha perso un solo detentore ma ben tre e tutti insieme: Insigne, Koulibaly e infine Mertens. Il mister ha indetto una votazione di gruppo: chi preferite sia il vostro rappresentante? La risposta è stata Di Lorenzo che conta 137 apparizioni in maglia partenopea, meno di Zielinski (281), Mario Rui (171) e Fabian Ruiz (166). Considerando che il centrocampista polacco e quello spagnolo potrebbero a loro volta partire e che il terzino azzurro è un titolare inamovibile nello scacchiere, il metodo di Spalletti è intelligente. In più è popolare: se è la squadra ad eleggere il capitano, non potrà non riconoscersi in esso”.

 

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