Libero: è ancora Mancini l’uomo giusto per l’Italia?
Dire che il ct non si incastra più con la Nazionale è un complimento: non potrebbe cavare più niente da questi calciatori, che ha spremuto all'osso

Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini
E se il problema della Nazionale fosse diventato Roberto Mancini? E’ la domanda che pone, su Libero, Tommaso Lorenzini.
“la sensazione che rasenta il sospetto è che il colare a picco della Nazionale negli ultimi undici mesi sia dovuto non tanto ai giocatori quanto all’allenatore. Temiamo che Mancini e l’Italia non abbiano più niente da dirsi, che Roberto non sappia e non possa più cavare niente di diverso da questi calciatori”.
“È ancora Mancio l’uomo giusto? La vittoria all’Europeo ha fatto da equilibratore al devastante, ulteriore mancato accesso ai mondiali: molti altri, per molto meno, avrebbero giustamente perso il posto”.
Mancini ormai appare muto e immobile in panchina, come è accaduto a Wembley, mentre assisteva alla disfatta dell’Italia contro l’Argentina.
“appare ormai finita l’Italia di Mancini da stare in silenzio poiché non ha più nulla da dire”.
Lorenzini continua:
“Il problema non sono solo giocatori che in molte altre nazionali non troverebbero spazio, il punto di crisi è il progetto tecnico. Non si tratta di bocciare Mancio, dargli del brocco, è anzi l’esatto contrario: spiegare che forse non c’incastra più niente con questa Nazionale è il complimento migliore che si possa fargli. Per la vincente campagna europea ha chiesto ai giocatori mentalità più internazionale, un gioco più corale, ha chiesto qualità nel palleggio e nella vita di gruppo, ottenendo risposte da 10 e lode. Ha spremuto tutto da giocatori che con lui non sanno o non possono ripetersi”.
“Se la gestione della Nazionale ormai viene equiparata in larga parte a quella di un club, è lecito porsi una domanda; se il ct sceglie i giocatori che ha a disposizione, ma costoro oramai non funzionano più “con lui” o “per lui”: non è allora giunto il momento di sostituirlo?”.