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L’ex fisioterapista di Sinner: «Ha giocato troppo, doveva fermarsi. Non può essere caricato troppo»

Intervista a La Stampa: «Non ha fatto la preparazione. Lui ha concluso più tardi la crescita ossea, strano che nessuno ci abbia chiesto nulla»

L’ex fisioterapista di Sinner: «Ha giocato troppo, doveva fermarsi. Non può essere caricato troppo»
Roma 12/05/2022 - Internazionali BNL d'Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

Il caso Sinner. La Stampa intervista Claudio Zimaglia il suo ex fisioterapista, colui il quale lo seguiva al Piatti Center di Bordighera. Per lui non c’è alcun caso: Sinner gioca troppo, si sarebbe dovuto fermare e invece ha continuato, il suo fisico non è ancora pronto.

«Tanti parlano senza sapere…»

«Non è vero che “il suo problema è il fisico”, come ho sentito dire persino da lui. Jannik ha un fisico forte. Ma bisogna conoscerlo, e allenarlo di conseguenza. (…) Fino a 7-8 mesi fa Jannik non aveva completato la crescita ossea, non poteva essere caricato troppo proprio per non spaccarlo. (…) Il guaio è stato non fare la preparazione, che è la base di tutto».

«Dopo l’Australia. Avrebbe dovuto fermarsi tre settimane, l’idea era ricominciare da Indian Wells, perché poi fino a Wimbledon non c’è più tempo, e senza preparazione non la scampi. Invece ha giocato a Dubai, e mi chiedo perché…».

Il problema al ginocchio.

«Potrebbe essere a causa di come ha variato il servizio, il nuovo movimento implica più rotazioni, ma non ne ho la certezza».

Di chi è la colpa?

«Chi lo cura fisicamente non ha avuto il tempo di farlo a dovere, anche se mi ha sorpreso che nessuno abbia chiesto informazioni a me o Sirola. L’errore sta nella programmazione. Ripeto, doveva fermarsi. Spero che lo faccia ora, per recuperare».

 

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