Il CorSport e lo stallo del mercato Juve: non basta Pogba a colmare il gap con Milan, Inter e Napoli
Il possibile addio di De Ligt aprirebbe una voragine in difesa, ma sono incompleti anche centrocampo e attacco. Il tempo stringe e le incognite sono tante

Db Ferrara 13/04/2019 - campionato di calcio serie A / Spal-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
A nove giorni dal ritiro estivo, “la Juve è ancora un cantiere aperto con diverse incognite”. Lo scrive il Corriere dello Sport. L’unico colpo messo a segno finora è Pogba, ma
“non è sufficiente il ritorno del francese per colmare il gap nei confronti del Milan campione d’Italia, dell’Inter, protagonista in questa fase di mercato, e del Napoli, ovvero delle tre squadre che sono arrivate davanti ai bianconeri nello scorso campionato”.
Bisogna andare oltre, ma il resto delle trattative è bloccato, sia in entrata che in uscita. E poi c’è il caso spinoso di De Ligt che ha chiesto la cessione.
“L’eventuale addio di De Ligt aprirebbe una voragine dal punto di vista tecnico nella difesa juventina, non irreprensibile (eufemismo) nelle ultime due stagioni e già da rinforzare dopo l’addio di Chiellini”.
Ma la sensazione di incompletezza abbraccia anche gli altri reparti, continua il quotidiano sportivo. In attacco, l’unica certezza, per ora, è Vlahovic, ma la Juve deve ancora rimediare alle partenze di Bernardeschi, Dybala e Morata e anche il futuro di Kean è in bilico. Poi c’è Chiesa, che non tornerà disponibile prima di settembre-ottobre e comunque dovrà tornare in forma dopo l’infortunio. Non si sa ancora chi giocherà accanto a Dusan.
A centrocampo la situazione non è diversa.
“Pogba sarà la base del reparto, insieme a Locatelli; per quanto riguarda il resto dei componenti, però, la situazione è nebulosa. Tutti, infatti, sono in vendita: dagli esuberi acclarati ormai da tempo come Arthur e Ramsey, a Rabiot, che ha chiesto di andare via, fino a McKennie e perfino Zakaria, sacrificabili in caso di offerte convenienti. I nodi da sciogliere, in definitiva, sono molti. Allegri attende sviluppi con una certa inquietudine e auspica di avere la rosa il più possibile definita per l’inizio della preparazione. Missione non semplice, in verità: il tempo stringe e non è ancora la Juve di Max”.