Il presidente Uefa alla Gazzetta: «I club hanno bisogno di partite per pagare stipendi e premi. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese».
Ceferin. Nell’intervista alla Gazzetta, il presidente della Uefa parla dei calendari e delle proteste per le troppe partite.
«Certo che si gioca troppo. I club ne hanno bisogno per pagare stipendi e premi. Però siamo arrivati al limite…».
«Da presidente della Uefa non pensavo che avrei dovuto lottare tanto, ma sono un privilegiato, ben pagato per un lavoro bellissimo: impossibile evitare lo stress tra calcio e politica».
«Tutti vogliono più partite di Champions. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe».
Cosa dice a Klopp e Guardiola che si lamentano?
«Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese».