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Libero su Dybala: che pena le sue lacrime di coccodrillo, ha avuto 7 anni per meritarsi il rinnovo 

La sua prestazione migliore risale al 2017 contro il Barcellona, poi nelle partite importanti o si eclissava o le saltava per infortunio

Libero su Dybala: che pena le sue lacrime di coccodrillo, ha avuto 7 anni per meritarsi il rinnovo 
Db Torino 16/05/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paulo Dybala

Su Libero, Luca Beatrice scrive delle “lacrime di coccodrillo” di Paulo Dybala per l’ultima sua partita allo Stadium, quella contro la Lazio di lunedì sera. Ormai è una moda piangere nel giorno dei saluti, lo ha fatto anche Insigne nella sua ultima partita al Maradona, quella contro il Genoa. Beatrice si scaglia contro Dybala.

“nella Juve ha avuto sette anni di tempo per recitare il ruolo di primattore senza riuscirci, per un motivo o per l’altro”.

L’ultimo suo lampo, scrive, risale alla prestazione stellare contro il Barcellona dell’aprile 2017, quando fu autore di una doppietta. Da allora, “nelle partite importanti la Joya o si eclissava o la saltava per infortunio”.

“Tutto estetica e fragilità, Paulo Dybala rappresenta quella nuova specie piuttosto nutrita di giocatori che reclamano affetto e protezione come i panda”. Piace a ragazzini e ragazzine “dalla commozione facile, cresciuti con i reality e la lacrima sempre in tasca buona per qualsiasi causa”, piace perché non dimostra i suoi 29 anni, “ha la faccia da cucciolo”.

La Juve ha provato a farlo crescere affiancandogli prima Higuain e poi Ronaldo “ed ha patito il dualismo con entrambi”. Alla fine il club ha deciso di voltare pagina, semplicemente “perché non ci credeva più”.

“E lui si è ritagliato ancora una volta il ruolo di vittima designata, non con dolo ma con quella studiata ingenuità di un ragazzo non ancora cresciuto”.

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