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La lectio di Sofia Goggia: «la pressione è il succo dello sport, c’è chi la regge e chi viene schiacciata»

In una frase è condensato tutto. Un aspetto, quello mentale, che – chissà perché – nel calcio è considerato zero. Si va appresso a possesso palla e amenità simili

La lectio di Sofia Goggia: «la pressione è il succo dello sport, c’è chi la regge e chi viene schiacciata»
Aare (Svizzera) 14/03/2018 - Coppa del Mondo discesa libera / foto Imago/Image Sport nella foto: Sofia Goggia

Poi, un giorno, arriva Sofia Goggia e pochi minuti dopo aver vinto la coppa di specialità in discesa libera, pronuncia una frase che andrebbe messa in sovrimpressione quando si trasmette qualsiasi evento sportivo.

La pressione è il succo dello sport, c’è chi la regge e chi viene schiacciata.

Detto da un’atleta che ha vinto una medaglia d’oro e una d’argento alle Olimpiadi, che ha vinto tre coppe di specialità, che ha dovuto superare continui e gravi infortuni, e che ultimamente ha dovuto fronteggiare accuse meschine di una ex sciatrice madre di un’altra sciatrice azzurra.

Nel calcio, non si sa perché, l’aspetto mentale, della pressione, è in secondo-terzo piano. Si parla soprattutto di possesso palla, di tattica, come se i calciatori sul campo fossero mossi col joystick. Come abbiamo riportato, qualche settimana fa, Klopp al Liverpool si avvale di due neurologi con cui ha accettato di collaborare. E la preparazione ha un obiettivo specifico: i calci piazzati.

La cultura del calcio, soprattutto in Italia, è ferma alle partite fuori scuola. Vincono i più forti. Cui da circa quindici anni si è aggiunta questa vera e propria ossessione per la tattica. Che ha partorito la ridicolaggine degli expected-goals.

Probabilmente se al Psg avessero un’adeguata preparazione mentale, se avessero lavorato su questo aspetto, non si sarebbero dissolti dopo la papera di Donnarumma che ha innescato il pareggio di Benzema. Nessuno ne parla. Si parla di rifondazione, ricostruzione. Va via X, va via Y. Se ascoltassero le parole di Sofia Goggia, ma anche di atleti di altri sport, capirebbero che ci sono aspetti per nulla meno importanti del possesso palla, dell’arretramento del centrocampista sulla linea dei difensori, o altre trovate simili. Ne parlammo a proposito del documentario su e con Federica Pellegrini.

Queste le dichiarazioni complete di Sofia Goggia questa mattina.

“Non sapevo di avere la coppa già in tasca al momento della mia discesa. Ho vinto con circa 100 punti, ma con due discese in meno. Ieri la pressione era molta, Corinne Suter aveva fatto una prova magistrale a differenza mia. Non ero ben centrata e ho sbagliato un paio di passaggi. Ma ieri sera mi sono concentrata e sono riuscita a fare una bella gara. E’ il terzo successo di specialità per me, sono contenta. Da Cortina in poi è stata una sofferenza, difficile da gestire senza una riabilitazione adatta. La pressione è il succo dello sport, c’è chi la regge e chi viene schiacciata”.

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