Al CorSport: «Un allenatore è bravo coi piccoli. Con giocatori che guadagnano 5-10 milioni devi solo non fare danni. In Italia ci sono troppi cascatori».
Il Corriere dello Sport chiede un parere sulla corsa scudetto a Eraldo Pecci. Dà come favorita l’Inter, sulla carta, anche se il Milan è in gran forma ed ha un calendario migliore.
«L’Inter, per esperienza e rosa, era la favorita, e forse lo è ancora, ma oggi chi sta meglio è il Milan che sta imparando anche a vincere le partite sporche e ha un calendario migliore. Se vince lo scudetto, fa un miracolo».
E ancora:
«Oggi il Milan è la più in forma del campionato. Non ha la stessa qualità dell’Inter, ma è la squadra cresciuta di più».
A prescindere da come finirà, dice, meriterà il voto più alto del campionato.
Da non sottovalutare anche la Juventus. Su Juve-Inter, in programma nelle prossime settimane:
«Un mese fa avrei puntato sull’Inter, ora se la giocano. Speriamo che i calciatori diano una mano all’arbitro senza fare polemiche. Parlo della differenza con gli altri campionati. In Italia i calciatori cadono troppo spesso, non se la giocano fino in fondo, cercano le scappatoie, ci sono 3-4 cascatori in ogni squadra che frenano la crescita del gruppo. Non è con questi atteggiamenti che si tornerà a vincere in Europa».
Questo è il campionato del ritorno dei grandi allenatori in panchina, da Spalletti a Mourinho, da Sarri ad Allegri. La loro presenza può incidere sullo scudetto?
«Non parlerei di fattore allenatore per lo scudetto. Un allenatore è bravo coi piccoli. Quando alleni giocatori che guadagnano 5-10 milioni all’anno devi solo pensare a non fare danni. Lo scudetto lo vinceranno i calciatori».