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Nadal più grande pure dei Big Data: «Aveva il 4% di possibilità di rimontare, non ce lo spieghiamo»

Dopo i primi due set Medvedev aveva il 98% di chance di vincere. Gli studiosi: “Nadal ha rotto il modello statistico ufficiale degli Aus Open”

Nadal più grande pure dei Big Data: «Aveva il 4% di possibilità di rimontare,  non ce lo spieghiamo»
Melbourne (Australia) 30/01/2022 - Australian Open / Nadal-Medvedev / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal

C’è stato un momento – il cronometro della Rod Laver Arena segnava le 12:35 e non erano ancora passate tre ore di gioco -in cui Daniil Medvedev aveva il 98% delle possibilità di battere Nadal e vincere gli Australian Open. Lo ha stabilito in tempo reale Smarkets, una società britannica di scommesse. In quel preciso momento, secondo lo strumento ufficiale degli Australian Open, le opzioni di rimonta di Rafa Nadal non superavano il 4%. Per i computer era fatta, finita. Nadal s’è rivelato più grande dei Big Data.

El Mundo racconta l’impresa di Nadal anche dal punto di vista dei numeri. Dal 2018 le statistiche avanzate degli Australian Open sono firmate dal Game Insight Group (GIG), un prestigioso gruppo di informatici e ingegneri sotto l’egida dell’Australian Tennis Federation e dell’Università di Victoria, guidato dal Dr. Sam Robertson: “I nostri modelli matematici coprono un ampio spettro. Non solo lo stato di forma del tennista, né l’entità dei suoi ultimi avversari, ma anche la superficie su cui gioca o la percentuale di punti conquistati con il servizio”, spiegano.

La reazione di Nadal ha mandato in frantumi le previsioni delle macchine. Come ha fatto? Adrià Arbués, professore dell’Universitat Pompeu Fabra, spiega che “un modello della probabilità di vittoria o sconfitta può essere costruito in base al risultato e al tempo restante. E da lì, migliorato poco a poco, con quelli che chiamiamo eventing data. Tuttavia, ciò che è veramente interessante viene dopo, attraverso i dati di tracciamento, facilitati dal lavoro precedente con le telecamere” .

“Con Nadal bisogna sempre tenere conto del fattore chiave: la sua forza mentale. Quel modo in cui si vede, anche ben oltre il tabellone, capace di ribaltare completamente le sorti del match. Questo è difficile da cogliere con i dati, ma potrebbe essere integrato attraverso la storia del giocatore”.

In finale le stime del GIG davano a Medvedev un vantaggio del 64% e quella percentuale è rimasta pressoché intatta fino all’inizio del quinto set (63%), nonostante Rafa ci fosse arrivato con lo slancio dell’epica impresa.

Insomma Nadal ha spaccato le certezze dei matematici. E’ un’anomalia sovrumana. “Sembrava esagerato che avesse solo il 4% e con una percentuale più alta non ci sarebbe stato tanto scalpore. Usciranno modelli migliori. C’è sempre il rischio che succeda qualcosa che rompa gli schemi”.

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