La squadra di Inzaghi si è approcciata con sufficienza alla gara, pensava che il Venezia decimato dal virus non potesse rendersi pericoloso
Nel commentare la vittoria per 2-1 sul Venezia, ieri, in campionato, la Gazzetta dello Sport accusa l’Inter di aver sottovalutato il suo avversario.
“L’Inter si è approcciata con sufficienza alla gara, perché ha sottostimato l’avversario. È rimasta invischiata in un malinteso, forse immaginava che il Venezia decimato dal virus fosse troppo ripiegato davanti al proprio portiere per rendersi pericoloso”.
Solo quando è arrivato il gol di Henry la squadra di Inzaghi si è svegliata.
“Traversone di Ampadu dalla destra, Henry svettante su Skriniar in modalità mollezza e Handanovic sfarfalleggiante su un colpo di testa bello, ma centrale, dunque resistibile e deviabile. Cose che succedono quando ci si sente superiori. Qui la partita si è incendiata, l’Inter si è innervosita per lo svantaggio. Barella e Bastoni sono stati ammoniti per falli di frustrazione”.
Poi, il pareggio, con Barella. Un gol contestato per la bracciata di Dzeko a Modolo all’inizio dell’azione. Lo stesso Dzeko ha regalato la vittoria all’Inter. Una vittoria sporca, viziata nell’approccio, ma pesantissima.