I club, all’unanimità, hanno deciso di prendere tempo e non adeguarsi alla scadenza del 31 gennaio. Il disappunto di Gravina
C’è tensione tra Lega Serie A e Figc sulla questione dello statuto da adeguare a i nuovi quorum suggeriti da Gravina per neutralizzare i blocchi delle minoranze alle decisioni dei club. Mesi fa Gravina invitò le società ad adeguare lo statuto della Lega Serie A ai nuovi principi dell’ordinamento federale entro il 31 gennaio. Ieri, in Assemblea, i club hanno invece deciso, all’unanimità, di prendere ancora tempo. È quanto emerge dalla nota diffusa ieri sera. Il Corriere dello Sport scrive:
“Dietro questa mossa, in realtà, si nasconde il fastidio per quella che diverse società ritengono un’imposizione non necessaria. «Siamo un’associazione privata, non una Federazione: perché dovremmo adeguarci al Coni?», ha chiesto qualcuno”.
Il più contrario al passaggio dalla maggioranza qualificata a quella semplice, scrive il quotidiano sportivo, è apparso Lotito. Ma ieri non è stato il solo.
“Ma ieri anche l’Inter, ad esempio, ha sollevato qualche dubbio. Ed esiste già l’idea di chiedere pareri legali per capire se ci si possa opporre a imposizioni esterne che andrebbero a incidere su procedure interne. Mentre non viene esclusa nemmeno l’eventualità di chiedere, con una lettera, direttamente a Malagò e pure a Valentina Vezzali se effettivamente la Lega sia obbligata ad adeguarsi ai principi informatori”.
E la Figc? Dagli uffici di via Allegri hanno fatto sapere che attendono le motivazioni della Lega.
“Il disappunto di Gravina, però, è evidente, anche perché altre Leghe, come quella di B e C, si sono già adeguate”.
Le motivazioni saranno depositate nelle prossime ore
“ma si poggerebbero sul fatto che non ci sia stato ancora tempo sufficiente per approfondire la questione. Inevitabilmente, ora la palla passa al presidente federale. Tocca a lui decidere se rendere concreto l’avvertimento dell’altro giorno (ovvero il commissariamento della Lega, ndr), oppure se assecondare la Serie A”.